
Inizia Parigi ospitando una delle, tante, squadre di Londra e seguirà domani Milano ricevendo a San Siro i campioni di Barcellona. Quattro città simbolo della cara, vecchia Europa. Iniziano, si diceva, le due metropoli che da almeno quattro secoli sono le capitali del continente. Questo per molti motivi ma non per il football considerato che le più vincenti nelle varie edizioni del torneo più importante ( prima Coppa dei Campioni, poi la prima versione della Champions ed oggi la seconda versione, riveduta e corretta) sono Madrid con ben 15 successi, tutti ovviamente dal Real, segue Milano con dieci ( sette Milan e tre Inter) mentre Londra ha visto trionfare solo due volte il Chelsea con Arsenal e le altre a bocca asciutta. Ancora peggio la Francia la cui capitale non ha mai vinta la competizione e che, fra l’altro, vanta un solo successo nella storia, con il Marsiglia. Visto il filotto di risultati degli ultimi mesi i parigini sono certamente in grado di sfatare il sortilegio e portare la Coppa dalle grandi orecchie fin sulla Torre Eiffel. L’ostacolo londinese è stato già superato a Londra e la squadra di Luis Enrique, l’unico coach tra i rimasti in gara ad aver già vinto la competizione, vantano maggior qualità ma soprattutto una miglior condizione fisica dopo una stagione molto meno stressante degli avversari. Arteta e i suoi certo non si arrenderanno prima del fischio finale ma ribaltare questa sfida con una formazione ornai svuotata delle migliori energie sembra effettivamente un impresa molto difficile. Gara comunque dalla difficile interpretazione per i parigini che non devono snaturare la loro natura che, così come il Barca, è perennemente volta al dominio sull’avversario. E questa sarebbe, adesso, la migliore finale possibile di questa ottima prima edizione della rinnovata Champions League