Slavia Praga (2) – Arsenal (9)
Se la logica ha un senso, ma nel calcio non sempre è così, siamo di fronte ad un match a senso unico in cui i padroni di casa si affideranno ad un catenaccio ante litteram con la speranza di uscire indenne da una sfida terribile contro la capolista della League Phase e soprattutto, la dominatrice, per ora, della Premier League. Cosa attenderci sa questa sfida quindi ? Poco sul piano estetico, molto su quello tattico con Arteta che muoverà le pedine che ritiene più adatte dalla lunghissima rosa di cui dispone e che asfissierà i cechi fin dal fischio d’inizio. Cento minuti di barricate difficilmente riescono…
Liverpool (6) – Real Madrid (9)
Sfida al vertice con due storiche protagoniste del calcio europeo. Il fatto che i Reds siano tre punti sotto ai rivali è frutto del caso che governa questo sport e questo match potrebbe essere la sede adatta a pareggiare i conti tra due squadre che, pur non avendo iniziato la stagione ai massimi, possiedono un tale livello di giocatori che rimangono in lizza per vincere Champions e torneo nazionale.
Addirittura i blancos sono, abbastanza incredibilmente, in testa ad entrambi i tornei anche se il gioco messo in mostra non è stato eccellente mentre gli inglesi hanno stentato a carburare ma sembrano in crescita e quindi in grado di aggiudicarsi questo match di cartello.
Juventus (2) – Sporting Lisbona (6)
Seconda prova del nuovo conducator bianconero con l’asticella che sale e non di poco. Non contro la piccola Cremonese ma contro l’ambiziosa squadra portoghese il nuovo tecnico dovrà mostrare i reali progressi dei torinesi. Dall’alto dei sei punti in classifica la formazione di Borges può permettersi di attendere gli assalti bianconeri e di ripartire in contropiede con i piedi buoni di diversi dei suoi uomini. Un avversario ostico per una squadra che mai ha fatto vedere grosse prestazioni e che potrebbe già martedì sera addormentarsi con un piede fuori dalla Champions.
Totthenam (5) – Copenhagen (1)
Commentando il dominio inglese nell’attuale Fase Campionato abbiamo osservato che con una vittoria degli speroni avremo probabilmente sei squadre della Premier nei primi dieci, undici posti della graduatoria a metà strada. E la vittoria attesa arriverà con molta probabilità contro i modesti danesi che solo sul campo amico sembrano in grado di raggranellare qualche punto.
Olympiakos (1) – PSV (4)
Match che potrebbe essere alquanto affascinante affrontandosi due squadre che certamente lotteranno entrambe per vincere. Quest’anno il calcio olandese non è certo al suo massimo ma la squadra guida del Paese può certamente arraffare una poltrona per gli spareggi e molto passerà dalla Grecia dove è proibito perdere e anzi è sperabile vincere. Gli ateniesi non saranno certo d’accordo e in questa gara si giocheranno molte delle loro poche chanche di entrare nelle 24.
Napoli (3) – Eintracht Francoforte (3)
Una serata al Maradona che può avere sapore di svolta: gli azzurri cercano riscatto europeo e i tedeschi arrivano a Napoli con la proverbiale voglia di correre e ripartire.
Le prime tre giornate non hanno molto sorriso alle due squadre: entrambe a quota tre punti dopo 270 minuti, con due sconfitte subite, i partenopei hanno finora ottenuto punti solamente in casa grazie al successo per 2-1 sullo Sporting, mentre i teutonici (che hanno vinto solo all’esordio contro il Galatasaray, lontano dalle mura amiche hanno subito un netto 5-1 contro l’Atletico Madrid.
In Serie A, la squadra azzurra è quella che tutti conosciamo: campione in carica, con aspettative alte e una rosa costruita per reggere su più fronti, anche se è incappata in una parziale battuta d’arresto nello 0-0 di sabato pomeriggio contro il Como. Anche l’Eintracht è reduce da un pareggio per 1-1 nel match di Bundesliga in casa dell’Heidenheim, mantenendo la sua identità: alti e bassi che la pongono attualmente in sesta piazza.
I calciatori di Conte devono sfruttare la velocità sulle fasce e l’energia del pubblico; i tedeschi cercheranno di imporre ritmo e cercare spazi dietro la linea difensiva. Se il Napoli trova fluidità in mezzo al campo, la partita prende la piega giusta per loro; se invece il match si trasforma in uno scambio continuo di transizioni, l’Eintracht può fare male.
Atlético Madrid (3) – Royale Union Saint-Gilloise (3)
Il Colchoneros contro la sorpresa belga: il mix perfetto tra salsa tattica spagnola e voglia di stupire. Si gioca con la testa e con il cuore.
La squadra di Madrid, storicamente abituata a palcoscenici europei, ha avuto risultati altalenanti in avvio di questa League Phase, subendo sconfitte in terra inglese (3-2 a Liverpool e 4-0 a Londra sponda Arsenal), vincendo solo tra le mura amiche con un convincente 5-1 sul Francoforte; i belgi, pur partiti da outsider, hanno messo in mostra carattere e qualche piccola impresa, come la vittoria all’esordio in casa del PSV per 3-1, prima di incappare però in due pesanti 4-0, quello casalingo contro il Newcastle e quello di San Siro contro l’Inter.
I rojiblancos, con la vittoria per 3-0 sul Siviglia, anche se LaLiga si prospetta ancora lunga e combattuta, si mantengono in piena lotta per staccare nuovamente il pass per ottenere una nuova qualificazione in Champions; les unionistes, vincenti per 4-1 sul campo del Waregem, mantengono la vetta della Jupiler League, con tre punti di vantaggio sul Brugge. Va ricordato che a inizio ottobre c’è stato comunque un avvicendamento in panchina, con Hubert che ha preso il posto di Pocognoli, trasferitosi a sorpresa al Monaco a stagione in corso.
Sarà probabilmente difficile per l’Atleti giocare come di consueto di rimessa organizzata, con palla lunga e movimenti rapidi in contropiede, dato che dovrà fare probabilmente la partita; la Union cercherà di infastidire con corsa e fluidità sulle fasce e, mantenendo l’ordine, potrebbero provare a sfruttare queste situazioni per far soffrire i Colchoneros.
Bodø/Glimt (2) – Monaco (2)
Freddo nordico contro glamour francese: la trasferta al circolo polare è sempre atipica, con il pubblico norvegese che è comunque capace di scaldare l’atmosfera e rendere il campo una bolgia.
Entrambe le formazioni giungono all’incontro andando alla ricerca della prima vittoria nella propria campagna europea e con due punti messi in cascina nei primi 270′: i gialloneri, dopo aver riagguantato all’esordio il doppio svantaggio in casa dello Slavia Praga nell’ultimo quarto d’ora, si mangiano certamente ancora le mani per aver pareggiato contro il Tottenham nella seconda partita a causa di un autogol al 90′, con una prestazione nemmeno troppo negativa nella sconfitta per 3-1 contro il Galatasaray, ma certamente rovinata dai tanti errori in fase di costruzione.
I biancorossi, dopo una netta sconfitta per 4-1 sul campo del Brugge, hanno sfruttato al massimo il doppio turno casalingo: al Louis II hanno infatti sorprendentemente costretto il Manchester City a un pareggio per 2-2 (con calcio di rigore siglato da Dier al 90′), prima dello 0-0 maturato contro il Tottenham.
Le due squadre si equivalgono anche per come arrivano all’incontro, dato che sono state entrambe battute in campionato nell’ultimo turno: sorprendente la battuta d’arresto dei norvegesi contro il Vålerenga per 3-1, con i Viking che avranno l’opportunità per rubargli il primo posto in classifica a poche giornate dal termine. Non è andata però meglio ai francesi, battuti in casa per 1-0 dalla matricola Paris FC, che ha portato a quattro punti il distacco dalla capolista Paris SG.
Il match promette ritmo: i padroni di casa giocano palla a terra, cercano ampiezza e sfruttano la velocità; i monegaschi cercheranno di controllare e puntare sulla qualità negli ultimi 20 metri. Se il Monaco si addormenta subisce, ma la loro tecnica può fare la differenza nella gestione del possesso.
Paris SG (9) – Bayern Monaco (9)
Il grande scontro della serata: stelle, grandi attaccanti e la sensazione che la Champions, in certe notti, possa decidere di sorridere solo a uno.
Si scontrano le squadre che hanno fatto finora meglio nella competizione: tre vittorie su tre, differenza reti di +10, con i parigini hanno fatto e subito un gol in più rispetto ai bavaresi (13-3 contro 12-2). I francesi hanno asfaltato l’Atalanta per 4-0 nell’unico match casalingo, prima di espugnare Barcellona in un match combattuto (2-1) e nettamente Leverkusen (7-2); i tedeschi invece hanno vinto 3-1 contro i campioni del Mondo del Chelsea e per 4-0 sul Brugge in casa, con, nel mezzo, la vittoria in terra cipriota per 5-1 sul Pafos.
I calciatori di Luis Enrique non stanno viaggiando con il solito ritmo serrato in Ligue1, ma riescono comunque a mantenere la vetta, anche per i mancati risultati anche da parte di Marsiglia e Monaco, con il pesante infortunio di Doué che inciderà certamente sulla stagione.
Quelli di Kompany stanno invece praticamente ammazzando la Bundesliga: solo successi nelle prime nove giornate, 33 gol fatti e solo 4 subiti, e 5 punti di vantaggio sul Lipsia primo inseguitore.
È il confronto tra la velocità e l’estro sull’asse offensivo del PSG e la solidità, la pazienza e la verticalità del Bayern. In un match così, conta la gestione delle fasi morte (palle inattive, errori individuali) e chi fa meno sbagli vince. Diamo un leggero vantaggio al Paris SG solamente per il fattore campo.
Pafos (2) – Villareal (1)
Nello spirito con cui questo blog concepisce la Nuova Champions consigliamo a tutti gli amanti di questo disgraziato sport di guardare questo match, nel tardo pomeriggio di mercoledì. Si affrontano due formazioni certo di seconda piano, i ciprioti magari anche del terzo, ma siamo convinti che ne verrà fuori un gran bello spettacolo. Intanto tutti e due i club scenderanno in campo per raggiungere il successo e accaparrarsi tre punti fondamentali per le loro, scarse, speranze di continuare la competizione al termine del GironeUnico. Eppoi perché sono due squadre volitive, davvero formate da guerrieri della pace potremmo dire, in un epoca che riscopre la guerra e quindi la temperatura a Pafo sarà certamente alta e produrrà emozioni e reti a sufficienza per dimenticare la serie A e le sue asfittiche gesta.
Manchester City (7) – Borussia Dortmund (7)
In prima serata potremmo invece consigliarvi di rivolgere attenzione a quel che accadrà all’Etihad dove si scontrano la sesta e la settima della graduatoria, due club che negli ultimi anni hanno onorato la competizione, i tedeschi con la finale di due anni fa e gli inglesi con la vittoria dell’anno precedente. In questa edizione logico immaginare che Guardiola punti a ripetere quel successo con i Citizen ben rinfrancati dalle ultime prestazioni mentre i gialli devono dimostrare di meritare un passaggio diretto agli ottavi che sarebbe una conferma ad alti livelli per una società che non ha comunque un budget straordinario.
Atalanta (4) – Marsiglia (3)
Anche qui abbiamo due club che sono affiancate nella parte centrale della classifica con ambizioni di rientrare tra le prime sedici finali. La squadra bergamasca e il suo vulcanico tecnico son in affanno in campionato scontando un momento in cui le vittorie sono davvero rare e cerca di riprendersi in questa gara dove i francesi di De Zerbi hanno ben poco da regalare e verranno a Bergamo ben consci di poter assestare un ulteriore scossone ad un allenatore forse non all’altezza di questi contesti.
Newcastle (6) – Athletic Club (3)
Grande chanche per le gazze che possono sensibilmente rafforzare la loro già ottima posizione. Il confronto con i baschi non è scontato ma sembra proprio che tutto penda in questa sfida dalla parte di Tonali e company. In affanno in Premier il tecnico Eddie Howe può liberare la mente in questa competizione che per le formazioni inglesi di seconda fascia, pensiamo anche al Totthenam, è certamente più abbordabile del torneo nazionale. Dal canto loro i baschi devono cercare di aggiungere 8, 9 punti agli attuali per sperare negli spareggi e non sembra questa l’occasione per mettere fieno in cascina.
Qarabağ (6) – Chelsea (6)
Partita con sapore “Davide contro Golia”, perché il club azero ormai non è più sorpresa: ha fatto parlare già parecchio nelle prime giornate.
Infatti i cavalieri sono partiti col botto, vincendo 3-2 in rimonta in casa del Benfica e avendo la meglio per 2-0 anche del Copenhagen, prima di perdere 3-1 a Bilbao.
I blues, invece, dopo aver perso all’esordio a Monaco di Baviera per 3-1, hanno dimostrato il loro valore ottenendo vittorie casalinghe per 1-0 sul Benfica e per 5-1 sull’Ajax.
Gli azeri sono al primo posto nel campionato nazionale, nonostante una giornata in meno disputata rispetto ai primi inseguitori; i londinesi, vincenti 1-0 nel derby esterno contro il Tottenham, si trovano nel mischione degli inseguitori alla lepre Arsenal, che vanta ben sette punti di vantaggio sui primi inseguitori e otto sugli uomini di Maresca.
Ci aspettiamo una prestazione coraggiosa dei padroni di casa, con pressing alto per togliere tempo e spazio al Chelsea, cercando di sfruttare al massimo la conoscenza del campo locale per effettuare rapidi contropiede. Gli ospiti, dal canto loro, cercheranno di controllare il gioco, tessere trame centrali e far valere le qualità offensive, specie nei momenti in cui possono staccarsi i terzini o i mezzi esterni.
Ajax (0) – Galatasaray (6)
Sfida tra due club che vivono la Champions con fame: gli olandesi per riscattare (attualmente senza successo) la triste tradizione recente, mentre i turchi per scrivere un capitolo importante nella loro storia.
I lancieri hanno avuto finora un rendimento semplicemente pessimo nella competizione: ultimo posto, un solo gol fatto, ben undici incassati e solo sconfitte (2-0 in casa contro l’Inter, prima delle trasferte perse per 4-0 a Marsiglia e 5-1 a Londra, sponda Chelsea).
I leoni turchi, invece, dopo la sconfitta all’esordio per 5-1 sul campo del Francoforte, hanno cambiato ritmo, con il pubblico del Rams Park che ha potuto assistere ai successi maturati per 1-0 su Liverpool e per 3-1 sul Bodø/Glimt.
Anche in Eredivisie il percorso dei biancorossi – che hanno pareggiato per 1-1 contro l’Heerenveen nell’ultimo turno – non è stato perfetto: vero è che nei primi undici turni ci sia stata solo una sconfitta, ma cinque pareggi hanno portato la squadra di Amsterdam già lontana otto punti dal primo posto, con sfida al vertice tra Feyenoord e PSV.
Decisamente meglio va ai giallorossi: imbattuti, con nove successi e due pareggi (l’ultimo dei quali per 0-0 nello scontro diretto contro il Trabzonspor).
L’Ajax cercherà di costruire dal basso, spingere con gli esterni e ritrovare compattezza dietro. I turchi sono letali sulle seconde palle e negli spazi tra le linee: se trovano i gli avversari distratti, li puniranno severamente.
Benfica (0) – Bayer Leverkusen (2)
Le sfide tra Portogallo e Germania fanno spesso pensare a qualità tecnica contro efficienza, bel calcio contro organizzazione; peccato però che non sempre il bel calcio porti punti e che l’organizzazione, alle volte, possa incepparsi, così da far diventare questa sfida già decisiva per le ambizioni di entrambe.
Il Benfica occupa infatti il penultimo posto in classifica: solo sconfitte, solo due reti fatte e sette incassate. La pesantissima beffa casalinga all’esordio contro il Qarabağ (da 2-0 a 2-3, costata la panchina a Lage, sostituito da Mourinho) è la fotografia perfetta della stagione, proseguita poi con gli insuccessi in terra inglese contro Chelsea (1-0) e Newcastle (3-0).
Il Bayer Leverkusen non è invece riuscito ad andare oltre il pareggio in terra danese contro il Copenhagen (2-2) e si è fatto fermare in casa per 1-1 dal PSV, prima di cedere nettamente il passo al Paris SG, che ha passeggiato alla BayArena con un netto 7-2.
Le aquile sono in lotta nel campionato portoghese, in cui sono ancora imbattuti; di contro, le aspirine, dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro la capolista Bayern Monaco, dovranno certamente migliorare il passo se vorranno ottenere un nuovo piazzamento utile per partecipare anche nella prossima stagione alla massima competizione europea.
Il Benfica, che avrà dalla sua il calore del pubblico, proverà a dominare in fase di possesso, a colpire in ampiezza e a sfruttare i calci piazzati; il Leverkusen, invece, affiderà molto alle ripartenze e alle mezzali dinamiche che possono fare male quando si sbloccano.
Brugge (3) – Barcellona (6)
Altro incontro dalla storia che sembra essere già scritta, anche se in passato i belgi hanno dimostrato di saper creare grattacapi alle grandi squadre.
Tre punti conquistati finora nella competizione dai nero-blu, quelli dell’esordio vincente per 4-1 sul Monaco, prima delle sconfitte esterno di Bergamo (2-1) e Monaco di Baviera (4-0).
I blaugrana sono invece a sei punti, con la défaillance casalinga contro il Paris SG che ha diviso la. Vittoria esterna per 2-1 sul Newcastle e il netto 6-1 del Lluis Companys sull’Olympiakos.
Gli orsi sono la squadra più in forma della Jupiler League, ma pagano un ritardo di 3 punti sulla Royale Union Saint-Gilloise, maturato nelle prime giornate.
I blaugrana, seppur LaLiga sia ancora lunga, hanno certamente sofferto la débâcle giunta nel “Clasico” contro la capolista Real Madrid, con i blancos che ora distano 5 punti.
I padroni di casa cercheranno di essere compatti, far male sugli esterni e ogni volta che possono cercare la transizione centrale. I blaugrana hanno certamente maggiore esperienza e qualità e vorranno dettare i tempi, sfruttando fluidità offensiva e verticalizzazioni per saltare l’uomo.
Inter (9) – Kairat Almaty (1)
Grande curiosità per questa sfida: i nerazzurri contro la formazione kazaka che è arrivata in Champions con sorpresa, fame e voglia di stupire.
Parliamo di un testa-coda: da una parte l’Inter, che non ha ancora subito reti e ne ha segnati nove, ovviamente è ancora imbattuto e ha vinto tutte le partite finora (2-0 ad Amsterdam sull’Ajax, 3-0 casalingo sullo Slavia Praga e 4-0 in Belgio sul Royale Union Saint-Gilloise); dall’altra il Kairat Almaty, che, alla prima esperienza in Champions League, dopo aver perso per 4-1 a Lisbona, hanno avuto un doppio turno in casa, perdendo prima per 5-0 contro il Real Madrid e poi ottenendo il loro primo e storico punto nello 0-0 contro il Pafos.
Con la vittoria all’ultimo respiro per 2-1 in casa dell’Hellas Verona, i nerazzurri rimangono ai vertici del campionato di Serie A, mentre in gialloneri hanno vinto il campionato nazionale lo scorso 26 ottobre, pareggiando lo scontro diretto contro l’Astana.
Sulla carta, il divario è abissale. L’Inter, anche se in fase di transizione tecnica, è di un’altra categoria. Ma il Kairat gioca per la storia e venderà cara la pelle, anche se il jet lag potrebbe essere il loro avversario peggiore.
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Presentazione del terzo turno GironeUnico
di Armando Borrelli
Ciao a tutti, appassionati della musica che solo la Champions League sa regalare! Siamo giunti al terzo turno della nuova, entusiasmante fase a campionato e lo spettacolo non è certo mancato. Preparatevi, perché anche questa settimana le stelle del calcio europeo sono pronte a darsele di santa ragione.
Kairat Almaty (0) – Pafos (1)
Due delle facce nuove nella competizione regina d’Europa si incontrano! Sia i kazaki che i ciprioti sono alla loro prima, storica apparizione nella fase principale e stanno cercando di prendere le misure con l’élite del calcio.
I padroni di casa del Kairat hanno raggiunto questo traguardo superando i preliminari, in particolare grazie alle prodezze del portiere Anarbekov, eroe para-rigori contro il Celtic. L’impatto con la “League Phase”, però, è stato un po’ traumatico: due partite e due sconfitte pesanti contro Sporting (1-4) e Real Madrid (0-5). Con 0 punti, un solo gol fatto e ben 9 subiti, la squadra di Almaty deve assolutamente invertire la rotta per continuare a sognare. In patria, le cose vanno decisamente meglio: sono in testa al campionato kazako con due punti di vantaggio sulla seconda, l’Astana.
Dall’altra parte del campo ci sarà il Pafos, altra Cenerentola di questa edizione. Anche per loro, il cammino fin qui è stato avaro di soddisfazioni, con due sconfitte nelle prime due uscite. L’esordio è stato un importante 0-0 in casa dell’Olympiakos, che ha già permesso, incredibilmente, di muovere la classifica, seguito da un pesante (ma prevedibile) 1-5 casalingo contro il Bayern Monaco. In campionato, i biancoblù si stanno comportando bene, occupando attualmente la prima posizione nella prima divisione cipriota, con due punti di vantaggio sulle inseguitrici Omonia, Aris e APOEL.
In questa sfida tra “matricole”, il lungo viaggio verso Almaty potrebbe incidere e fare la differenza.
Arsenal (6) – Atletico Madrid (3)
Questa è una di quelle partite che fanno stropicciare gli occhi, un classico del calcio europeo che promette scintille.
I Gunners arrivano a questa sfida con il morale alle stelle. Percorso netto finora in Champions: 6 punti in due partite, frutto delle vittorie esterne per 2-0 a Bilbao e interna, con lo stesso punteggio, contro l’Olympiakos. La porta di David Raya è ancora inviolata, mentre l’attacco, con 4 reti, ha dimostrato di essere in palla. La squadra di Arteta sta volando e vuole continuare a farlo. Attenzione però alle assenze, che sono pesanti: il club del nord di Londra dovrà fare a meno di pezzi da novanta come Gabriel Jesus, Havertz, Ødegaard e Madueke, tutti fermi per infortunio.
I Colchoneros di Madrid sbarcano a Londra con il solito spirito battagliero. Dopo una sconfitta per 3-2 contro il Liverpool, è arrivato un importante e convincente successo casalingo per 5-1 sul Francoforte La squadra del “Cholo” Simeone ha quindi 3 punti, con un attacco prolifico (7 gol fatti) ma una difesa che ha concesso qualcosa (4 gol subiti). In Liga, gli spagnoli sono in un buon momento di forma, come dimostra la recente vittoria nel derby contro il Real Madrid, seguita da un pareggio in casa del Celta de Vigo e la vittoria di misura (1-0) sull’Osasuna.
Partita equilibratissima. L’arsenale offensivo degli inglesi è impressionante, ma gli spagnoli sono maestri nel colpire al momento giusto. Le pesanti assenze dei padroni di casa potrebbero pesare.
Copenhagen (1) – Borussia Dortmund (4)
Al Parken di Copenhagen si preannuncia una battaglia vera, con i padroni di casa che cercheranno di sfruttare il calore del proprio pubblico per fermare la corazzata tedesca.
I Leoni danesi hanno iniziato il loro cammino europeo superando i preliminari. Nella fase a campionato, hanno raccolto 1 punto, frutto del pareggio per 2-2 in casa contro il Bayer Leverkusen, a cui ha fatto seguito la sconfitta inaspettata per 0-2 in Azerbaijan contro il Qarabağ. Con 2 gol fatti e 4 subiti, i biancoblu cercano la prima vittoria. In Superligaen, la squadra della capitale occupa il quarto posto dopo 12 giornate, con 21 punti, un attacco da 26 gol e una difesa da 18, con ultimo risultato la sconfitta per 3-1 in casa del Silkeborg. L’allenatore dovrà fare i conti con qualche assenza importante come quella del bomber Cornelius, assieme a Delaney ed Elyounoussi.
Il Borussia Dortmund si presenta in Danimarca forte dei suoi 4 punti. I gialloneri hanno esordito con un pareggio spettacolare per 4-4 a Torino contro la Juventus, per poi travolgere in casa l’Athletic Bilbao per 4-1. La fase offensiva è il punto di forza di questa squadra (8 gol fatti), ma la difesa ha mostrato qualche crepa (5 gol subiti). In Bundesliga, i tedeschi sono al quarto posto e hanno subito la sconfitta per 2-1 nel Klassiker contro il Bayern Monaco.
L’esperienza e la qualità dei tedeschi sono superiori, ma il campo di Copenhagen è storicamente ostico per chiunque. Ci aspettiamo una partita combattuta.
Bayer Leverkusen (2) – Paris SG (6)
Alla BayArena va in scena una sfida stellare, con i tedeschi che ospitano i giganti di Parigi in una partita che promette gol e spettacolo.
Le “Aspirine” del Leverkusen sono ancora alla ricerca della prima vittoria in questa Champions. Finora sono arrivati due pareggi: un 2-2 a Copenhagen e un 1-1 interno contro il PSV. La squadra di Hjulmand – sedutosi sulla panchina dopo l’esonero di ten Hag a inizio stagione – ha quindi 2 punti, con 3 gol fatti e 3 subiti. In campionato, i rossoneri non stanno riuscendo a tenere il passo delle top, occupando attualmente il quarto posto (in coabitazione col Borussia Dortmund) anche a causa di una difesa molto ballerina, con ben 11 reti concesse nelle prime 7 giornate, con la vittoria per 4-3 in casa del Magonza che dimostra come vadano ancora trovati i giusti sincronismi ed equilibri per poter vincere senza soffrire. La tegola più pesante è l’infortunio del metronomo del centrocampo, Exequiel Palacios, che ne avrà fino a gennaio.
I parigini del PSG arrivano in Germania dopo un inizio perfetto di Champions: un netto 4-0 sull’Atalanta e l’importante vittoria per 2-1 maturata sul campo del Barcellona hanno permesso agli uomini di Luis Enrique di mettersi già in alto nella classifica. In Ligue 1, insolitamente, il percorso ha avuto invece qualche battuta d’arresto: i pareggi contro Lille (1-1) e Strasburgo (3-3) hanno permesso al Marsiglia di prendere il primo posto in classifica.
I tedeschi non ci sembravano avere la forza per contrastare i francesi, con una rosa di fenomeni in grado di decidere la partita in qualsiasi momento.
PSV (1) – Napoli (3)
A Eindhoven si affrontano due squadre che fanno del bel gioco il loro marchio di fabbrica. Ci sono tutti gli ingredienti per una serata di grande calcio.
Gli olandesi del PSV hanno raccolto 1 solo punto finora, frutto del pareggio per 1-1 contro il Leverkusen, dopo la sconfitta casalinga sorprendente della prima giornata per 1-3 contro l’Union Saint-Gilloise. Con 2 gol fatti e 4 subiti, la squadra di Bosz cerca la prima, fondamentale vittoria. In Eredivisie, i “Contadini” stanno viaggiando con un buon ritmo, che permette di essere attualmente al secondo posto, a sole tre lunghezze dalla capolista Feyenoord.
Il Napoli arriva a questa trasferta con 3 punti in cascina. Dopo la sconfitta all’esordio per 0-2 in casa del Manchester City, gli azzurri hanno trovato il primo successo battendo 2-1 lo Sporting CP al Maradona. Con 2 gol fatti e 3 subiti, la squadra di Conte cerca il colpo esterno per dare una svolta al proprio girone. In Serie A, i partenopei stanno lottando per le posizioni di vertice, mostrando un gioco a tratti scintillante, ma hanno subito una pesante battuta d’arresto, causata dalla sconfitta per 1-0 contro il Torino. La squadra si presenterà in Olanda con dubbi sulle condizioni fisiche di Højlund e McTominay, tenuti fuori dall’ultimo match, oltre ai lungodegenti Lukaku e Lobotka.
Partita aperta a qualsiasi risultato. Gli olandesi in casa sono temibili e giocano un calcio offensivo. Gli italiani hanno qualità ed esperienza per far male in contropiede.
Barcellona (3) – Olympiakos (1)
Sempre tristemente confinati sulla collina di Montjuic, in attesa di una riapertura del Camp Nou che ormai somiglia alla Sagrada Familia, il formidabile Barca di Lamine Yamal non ha certo dubbi su cosa fare questa sera : vincere e, possibilmente, convincere. Vincere per salire ad una posizione più consona alle sue ambizioni, convincere di poter veramente tornare a impossessarsi di un trofeo che manca dal 6 giugno 2015, da allora neppure una finale. Partiti un po’ disordinatamente, è arrivato il momento di riordinare le idee e cominciare a macinare gioco, gol e punti, sua nella Liga e sia a livello continentale. L’avversario è talmente inferiore che non riuscirci sarebbe un bel guaio per Flick che deve rinunciare a molti titolari ma può comunque saggiare una panchina che in una stagione zeppa di impegni sarà molto utile.
Newcastle (3) – Benfica (0)
Gara assai attesa dai tifosi del St James’ Park perché affrontare Mou nella Champions non è mai facile per nessuno. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti e cercheranno di ottenerli certamente con dinamiche molto diverse. Gli assalti degli inglesi saranno costantemente tamponate da un Benfica che saprà poi ripartire in contropiede con continuità e con innegabile qualità. Due stili a confronto che permetteranno una buona gara che determinerà molto del futuro delle due squadre. I portoghesi perdendo la terza di fila si condannerebbero ad un uscita quasi sicura mentre la squadra di Howe, che ha qualche assenza tra cui Sandro Tonali, punta ad una classifica importante con cui assicurarsi una delle prime 10/12 posizioni. Il nostro pronostico è che se il greco Pavlidis sfrutterà le occasione competenze avrà il vecchio Mou potrebbe anche fare il primo colpaccio della sua nuova avventura.
Union St Gilloise (3) – Internazionale (6)
E veniamo ad un match assai atteso che mette a confronto una cenerentola contro la finalista di due delle ultime tre Champions. Nessuno pensi che sia una gara agevole per la squadra di Chivu che si inventerà, giocoforza, un pericoloso turnover. La formazione brussellese non ha in organico dei campioni ma è un team interessante che ha iniziato la stagione molto bene pur dovendo affrontare un pericoloso cambio tecnico. Il tonitruante successo di Eindhoven al primo turno fa il paio con l’ottimo andamento della Jupiter League dove guida davanti ad un ottima squadra come il Brugge e il tonfo in casa davanti al Newcastle non pensiamo abbia intaccato la fiducia del belgi. L’Inter forse potrebbe contentarsi anche di un punticino ma certamente se riuscisse ad un uscite da Bruxelles con l’intera posta metterebbe già un ipoteca sull’accesso diretto. Un match che potrebbe essere molto divertente e pieni di reti.
Il mercoledì della terza giornata della League Phase è alle porte e promette di regalarci altri momenti indimenticabili. Andiamo a vedere insieme cosa ci aspetta, partita per partita!
Galatasaray (3) – Bodø/Glimt (2)
Al Rams Park di Istanbul andrà in scena una sfida affascinante tra due culture calcistiche agli antipodi: il calore e la passione dei turchi contro la solidità e l’organizzazione dei norvegesi.
I padroni di casa del Galatasaray hanno avuto un inizio di Champions complicato. Dopo la pesante sconfitta all’esordio per 1-5 in casa dell’Eintracht Francoforte, è arrivata una vittoria di misura per 1-0 contro il Liverpool, che ha ridato morale all’ambiente. Con 3 punti, 2 gol fatti e 5 subiti, i Leoni d’Istanbul cercano una vittoria per continuare la scalata in classifica. In Süper Lig, la squadra viaggia a gonfie vele, occupando la prima posizione con 25 punti in 9 partite.
I norvegesi del Bodø/Glimt sono una delle sorprese di questa competizione, che affrontano per la prima volta. Arrivati alla fase a campionato dopo aver superato i preliminari (eliminando lo Sturm Graz), hanno dimostrato di non avere alcun timore reverenziale. Nelle prime due partite sono arrivati altrettanti pareggi per 2-2, prima in trasferta contro lo Slavia Praga e poi in casa contro il Tottenham. La squadra del circolo polare artico ha quindi 2 punti, con 4 gol fatti e 4 subiti, ed è ancora imbattuta. In Eliteserien, il campionato norvegese, sono in piena lotta per il titolo, attualmente al secondo posto a un solo punto dalla vetta e con una partita da recuperare.
Il fattore campo a Istanbul è sempre determinante e la maggiore esperienza internazionale dei turchi potrebbe fare la differenza. Ma attenzione a sottovalutare i glaciali vichinghi.
Atalanta (3) – Slavia Praga (1)
Al Gewiss Stadium di Bergamo si preannuncia una serata di calcio intenso, con i padroni di casa che vogliono dare continuità al loro percorso europeo contro un avversario ostico.
La Dea bergamasca ha iniziato la sua avventura con una sconfitta esterna, ma si è subito ripresa alla grande: dopo il ko per 4-0 all’esordio contro il Paris Saint-Germain, è arrivata una vittoria fondamentale in casa per 2-1 contro il Club Brugge, con le reti di Samardžić e Pašalić. I nerazzurri hanno quindi 3 punti, con 2 gol all’attivo e 5 al passivo. In Serie A, la squadra di Juric è imbattuta ma si trova all’ottavo posto, poiché sono giunte solo 2 vittorie e 5 pareggi. La lista degli infortunati è però molto lunga e preoccupante: mancheranno giocatori chiave come Kolašinac, Bakker e, probabilmente, anche Scamacca.
Lo Slavia Praga arriva a Bergamo con un solo punto in classifica. I cechi hanno esordito con un pareggio casalingo per 2-2 contro il Bodø/Glimt, per poi subire una netta sconfitta per 0-3 a San Siro contro l’Inter. Con 2 gol fatti e 5 subiti, la squadra della capitale ceca ha bisogno di un risultato positivo per non perdere ulteriore terreno e sperare quantomeno di accedere alla fase intermedia. Nella Fortuna Liga, i biancorossi sono al secondo posto, imbattuti e a un solo punto dalla capolista Sparta Praga, con occasione di sorpasso fallita nelle ultime due giornate, in cui entrambe le squadre della capitale hanno raccolto solo pareggi. Anche per loro, però, ci sono assenze pesanti, in particolare nella zona difensiva dove certamente Javorček sarà assente mentre Ogbu potrebbe avere qualche speranza di andare in panchina, senza dimenticare la sicura assenza del centrocampista Ševčík.
Sfida dunque interessante tra due squadre che hanno perso solo in Champions: la squadra italiana dovrebbe comunque avere una marcia in più e un potenziale offensivo per poter far male e vincere
Bayern Monaco (6) – Club Brugge (3)
All’Allianz Arena di Monaco di Baviera, i campioni di Germania ospitano i belgi del Club Brugge in una sfida che sulla carta sembra avere un esito scontato. Ma nel calcio, si sa, mai dire mai.
I bavaresi del Bayern sono partiti a razzo, come da loro abitudine. Due partite, due vittorie convincenti: 3-1 in casa contro il Chelsea e 5-1 in trasferta contro il Pafos. Punteggio pieno con 6 punti, un attacco stellare da 8 gol fatti e solo 2 subiti. La squadra tedesca è una macchina da guerra e punta a chiudere il discorso qualificazione il prima possibile. In Bundesliga, il dominio è totale: primo posto a punteggio pieno dopo 7 giornate, con 27 gol fatti e solo 4 subiti. Le uniche note stonate sono gli infortuni di Davies e Musiala.
Il Club Brugge, arrivato dalla lotteria dei preliminari, ha dimostrato di essere un osso duro. L’esordio è stato da sogno, con una vittoria per 4-1 sul Monaco. Nella seconda giornata, è arrivata una sconfitta di misura per 1-2 a Bergamo contro l’Atalanta, subita in rimonta. I nerazzurri belgi hanno quindi 3 punti, con 5 gol fatti e 3 subiti. Nella Jupiler Pro League occupano la seconda posizione, a 3 punti dalla capolista Royale Union Saint-Gilloise. La squadra dovrà però fare a meno di Mignolet, infortunatosi proprio durante il match vinto contro i monegaschi, oltre ai centrocampisti Onyedika e Reis.
La superiorità dei tedeschi è evidente in ogni reparto. Per i belgi potrebbe essere un’impresa anche solo uscire dal campo con un passivo contenuto.
Chelsea (3) – Ajax (0)
Stamford Bridge sarà il teatro di una sfida tra due giganti del calcio europeo che stanno vivendo un inizio di stagione altalenante. Una partita dal sapore storico che promette emozioni.
I Blues di Londra hanno raccolto 3 punti nelle prime due uscite. Hanno perso la prima partita per 1-3 a Monaco di Baviera contro il Bayern, ma si sono subito riscattati battendo 1-0 in casa il Benfica. Con 2 gol fatti e 3 subiti, la squadra di Enzo Maresca ha bisogno di una vittoria per sistemare la sua classifica e continuare a sperare nella top-8. In Premier League, i londinesi sono al quinto posto, a 2 punti dalla seconda posizione e 5 dalla capolista Arsenal. L’infermeria è un vero bollettino di guerra: mancheranno certamente Badiashile, Palmer, Colwill e Delap, mentre Enzo Fernández è in forte dubbio.
I Lanceri di Amsterdam sono in profonda crisi. Due partite, due sconfitte senza appello: 0-2 in casa contro l’Inter e un pesante 0-4 a Marsiglia. La classifica dice penultima posizione, con il -6 di differenza reti che è migliore solo rispetto al -8 del Kairat Almaty, segno del fatto che gli olandesi stiano faticando a trovare la propria identità e questa trasferta a Londra si preannuncia complicatissima. In Eredivisie la situazione sembrava essere migliore, ma la sconfitta casalinga maturata per 2-0 contro l’Alkmaar nell’ultimo turno ha portato i biancorossi a retrocedere in quarta posizione, a ben 9 lunghezze dalla capolista Feyenoord.
Anche per loro la lista degli assenti è abbastanza lunga, con Dolberg e Berghuis che spiccano tra tutti.
Entrambe le squadre hanno problemi, ma il fattore campo e una rosa qualitativamente superiore fanno pendere il pronostico dalla parte degli inglesi.
Villareal (1) – Manchester City (4)
Fermata all’Estadio de la Ceramica per la truppa di Pep che sembra aver risolto molti, ma non tutti, dei problemi che attanagliano il catalano dalla stagione scorsa. Certo con un vichingo che segna con questa continuità è più semplice la vita per un allenatore ma verranno anche partite in cui sarà l’organico a far la differenza. E questa potrebbe essere proprio una di quelle con gli spagnoli che non possono davvero permettersi una sconfitta con la classifica che si ritrovano dopo due turni. Marcelino cercherà di inventarsi qualcosa ma affrontare simultaneamente Haaland, Foden, Reijnders, Bobb e Marmoush non è facile per nessuno e il sottomarino giallo rischia seriamente di inabissarsi.
Athletic (0) – Qarabag (6)
Un imprevedibile classifica precede questo confronto sulla carta senza storia. Non vincere questo match sul suolo basco significherebbe rinunciare a molte speranze di accedere agli agli ottavi per gli uomini di Valverde. Il St Mames farà di tutto per aiutare i giocatori a sbarazzarsi, con un occhio anche alla differenza reti, degli azeri partiti con tale sprint che potrebbero arrivare in Biscaglia un po’ meno concentrati e permettere agli avversari di risollevarsi dopo il brutto inizio di stagione che ha coinvolta anche la Liga dove solo 14 punti in nove match non possono certo accontentare il popolo basco. Prevediamo che dopo questo match la classifica avrà un aspetto più consono ai valori di queste sue formazioni.
Eintracht (3) – Liverpool (3)
I dolori del giovane Holden sono probabilmente il testo in questo momento sul comodino del tecnico dei Reds, reduci da una sfilza di Ko che nessuno poteva davvero prevedere. Il match di Francoforte giunge a proposito per cercare di invertire una rotta che certamente, sia in Premier che in Champions, non ha minimamente fatto cambiare obiettivi ad un organico creato per vincere tutto e di più. Certo non potevamo immaginare che mettere a punto il motore fosse così difficile per un meccanico come Slot che aveva dimostrato di saperci fare bene con la chiave inglese. I tedeschi, forti dei tre punti in saccoccia, possono gestire bene un confronto del genere e profittare di tutto quel che gli inglesi lasceranno per strada per aumentare la loro autostima dopo la buona partenza anche in Bundes
Sporting Lisbona (3) – Marsiglia (3)
Non si ferma l’ottimo momento di De Zerbi che visita l’ostico Alvalade con i gradi di leader della Ligua 1 e punta certamente ad un nuovo successo. Grenwood e compagni si sono abituati bene e la goleada contro il PSV è una conferma dopo il doloroso ko di Madrid. Di fronte uno Sporting non proprio scintillante che ha goduto di un turno particolarmente favorevole per digerire la drammatica sconfitta del San Paolo. Sulla carta sembra la tipica partita da 1 X 2 con il risultato che in ogni caso non intaccherà le possibilità delle due squadre che ambiscono entrambe ad una posizione tra la nona e la sedicesima posizione.
Monaco (1) – Totthenam (4)
In casa reale si assisterà a questo match sperando di cogliere punti necessari a raggiungere quei playoff che sono l’obiettivo concreto dei monegaschi. I quali possono sfoggiare un tecnico nuovo di zecca in Sebastien Pocognoli che tanto bene ha fatto al St. Gilloise. I londinesi però sono una compagine di notevole qualità e hanno certamente la possibilità di sbancare il Luigi secondo. Non inganni il risultato in Norvegia perché la forza degli speroni è certificata dai 14 punti ottenuti in otto gara di Premier garanzia di qualità e di equilibrio che saranno i necessari riferimenti per ambire ad un, difficile, posto nei primi otto seat.
Real Madrid (6) – Juventus (2)
Un frastornato Tudor è ormai ai titoli di coda in casa Juve e il match del Bernabeu potrebbe essere il timbro sulla lettera di licenziamento. Pensiamo che una sconfitta con oltre due gol di scarto condannerebbero il tecnico croato ad un immediato esonero. Il Real di questo periodo non è comunque uno spauracchio proprio terribile e, con la solita gara accorta che ha caratterizzato il suo inizio di stagione, i bianconeri possono provare a contrastare lungamente i blancos. Certo è che se questi timbrassero subito il cartellino la serata di Tudor potrebbe farsi molto fosca e finire in tragedia.
Presentazione primo turno GironeUnico
Athletic Bilbao – Arsenal
Si parte col confronto tra Premier e Liga, le due maggiori espressioni del football Europa. Al San Mames i vice campioni inglesi scendono in campo da favoriti ma i baschi non sono tipi da farsi spaventare. Arteta e i suoi hanno iniziato bene la stagione con tre successi, tra cui United e Forest, e una sconfitta ma di misura e ben impressionando sul ben ostico campo di Anfield Road. La solita formazione ostica, con meccanismi ben oliati che può seriamente tenere solo squadre ben più importanti di un Bilbao che era anch’esso partito benissimo con tre vittorie per poi perdere e perdersi sul campo amico contro il modesto Alaves. Ricordando anche l’inizio della League Phase dell’anno scorso immaginiamo un Arsenal vincente o un pari con gol.
Benfica – Qarabag
Questo è uno dei tipici confronto assai squilibrati che vedreno ci talvolta nella League Phase e che speriamo di vedere sempre meno in futuro con una costante crescita dei movimenti attualmente più indietro. Per ora questo è un match poi ti per i lusitani che, se vogliono aspirare agli spareggi, non possono distrarsi in occasioni ghiotte come queste. Gli azeri hanno l’unico obiettivo di fare una buona figura e di acquisire quell’esperienza a certi livelli che può permettergli di aumentare la propria competitività a questi livelli.
Tottenham – Villareal
Confronto anglo-spagnolo numero due e anche in questo caso ruolo di favoriti per i britannici che, sul campo amico, hanno l’obbligo dei tre punti per iniziare bene una fase in cui gli uomini di Thomas Frank cercano una posizione a ridosso dei primi otto per giocarsi uno spareggio relativamente tranquillo. Da non sottovalutare però il sottomarino giallo che in fase di contenimento e ripartenza può rivelarsi un ostacolo rognoso dopo un inizio di Liga con sette punti in quattro match.
Bodo Glimt – Slavia Praga
Confronto fra due movimenti calcistici in crescita che promette se non grande calcio almeno un buon equilibrio in campo. Sul suolo amico i vikinghi, già ben rodati da ventuno match di campionato con 48 punti, esigono il ruolo di favoriti contro una compagine che si è indebolita rispetto a qualche anno fa. Occasione golosa quindi per il Bodo di assicurarsi tre punti e con questi sperare in un miracoloso accesso ai playoff.
Ajax – Internazionale
Un match che, a metà settembre, è già uno spartiacque per i milanesi che dopo i due ko in campionato, avrebbero non pochi problemi a gestire un’altra sconfitta. Troppa la pressione su un allenatore giovane come Chivu che non può avere la solidità caratteriale per reggere una tale situazione è ha bisogno come il pane di qualche risultato che gli consenta un po’ di ossigeno. Forse i nerazzurri potrebbero accontentarsi anche di un pari in una fase delicatissima ma i lanceri, ritrovata una competizione in cui si sono spesso distinti, possono puntare a sfruttare il momento di confusione dei vice campioni in carica.
Liverpool – Atletico Madrid
Inghilterra-Spagna number three e sempre favoriti i figli di Albione. Nel caso di specie giocare in casa dei Reds oggi è difficilissimo per chiunque e quindi anche la ciurma del Cholo non può accampare molte pretese malgrado una forma in crescendo dimostrata nel franco successo contro il Villareal. L’organico a disposizione di Arne Slot è talmente vasto e qualitativo che non ci stupiremmo se il Liverpool chiudesse la fase campionato a punteggio pieno ed iniziare bene contro un’avversaria importante sarebbe già un messaggio ai competitor.
Sporting Lisbona – Kairat Almaty
Caso vuole che anche l’altra squadra di Lisbona debutta sul campo amico contro un avversario decisamente abbordabile. Occasione imperdibile quindi per la squadra di Borges che deve aprire le danze con un chiaro successo che indichi la strada giusta ai biancoverdi verso un playoff abbordabile. Da parte loro i coraggiosi kazaki mostreranno sicuramente anche in Portogallo la loro combattività e cercheranno di limitare i danni e di mettere in cascina una buona dose di fiducia ed esperienza che consenta di ripetere al più presto una tale esperienza.
Newcastle – Barcellona
Si chiude con l’ennesimo scontro tra i due Paesi e con forse il più interessante tra i diciotto della prima giornata. Gli inglesi hanno un adeguato organico dal punto di vista qualitativo e una carica agonistica che hanno messo abbondantemente in luce contro il Liverpool per sopportare il peso di un match contro una delle migliori squadre europee e una delle principali pretendenti al trono della Champions. Ragion per cui non sarà facile prevedere, anche in corso d’opera, l’esito di una gara che probabilmente potrà oscillare da un punto all’altro del pronostico ma che, per entrambe, potrebbe rivelarsi fondamentale per scrivere il loro destino nella classifica finale.
MANCHESTER CITY – Napoli
A competere come miglior match della giornata anche quello che vede impegnati i campioni d’Italia in casa Guardiola. Gara che solo un anno fa sarebbe stata a senso unico ma che oggi vede una compagine cresciuta a dismisura, negli uomini e nel gioco, e un’altra che è entrata in un gorgo di dubbi e di insicurezze. Ciò non toglie che venite a prendere punti all’Etihad non è mai semplice e la statura internazionale della squadra di Conte è tutta da costruire. Ciononostante potremmo quasi definire questa una gara da 1 X 2 come si usava dire in tempi di totocalcio. Entrambe arrivano sulla scorta di due ottime vittorie, i Citizen da un robusto successo nel derby, e ci attendiamo una partita avvincente dove forse entrambe potrebbero accontentarsi di un punto.
PSV Eindhoven – Union Saint-Gilloise
Si preannuncia una sfida interessante tra il PSV Eindhoven, una delle forze tradizionali del calcio olandese, e l’Union Saint-Gilloise, squadra belga in grande ascesa negli ultimi anni. Entrambe le squadre partecipano alla nuova fase a girone unico della Champions League.
Gli olandesi hanno fatto cassa durante il calciomercato estivo, cedendo pezzi importanti come Tillman (Leverkusen), Lang (Napoli) e Bakayoko (Lipsia), generando un bottino di circa 78 milioni, in parte reinvestiti per gli acquisti di giovani promesse come van Bommel e Wanner, ma anche di calciatori più esperti come Man e Pléa.
Il percorso delle “lampadine” non è stato netto in campionato, e occupa attualmente il secondo posto dell’Eredivisie con 12 punti dopo 5 partite, frutto di 4 vittorie e 1 sconfitta, con la squadra che ha dimostrato una notevole vena realizzativa (17 gol fatti, a fronte di 8 subiti), ma anche una difesa “allegra”. Pirotecnico l’incontro di sabato disputato in casa del NEC Nijmegen: una vittoria per 5-3 per i biancorossi che, dopo aver incanalato bene la partita nel primo tempo (3-1), sono riusciti, seppur soffrendo, a mantenere il successo.
I belgi, campioni l’anno scorso della Jupiler Pro League, hanno proseguito nella loro politica di valorizzazione e cessione di talenti: salutate le punte Ivanović (Benfica) e Amoura (Wolfsburg), e il centrocampista Sadiki (Sunderland), in entrata i colpi più importanti sono stati il centravanti Florucz (Olimpia Lubiana), il centrocampista Zorgane (Charleroi), senza dimenticare l’arrivo del portiere Scherpen (Brighton).
Anche quest’anno la campagna nel campionato nazionale è cominciata benissimo: 17 punti in 7 partite, grazie a 5 vittorie e 2 pareggi, con i gialloblù che vantano un’ottima solidità difensiva (fondamentale per ottenere il successo di misura in casa del Dender nell’ultimo impegno avuto) con soli 3 gol subiti a fronte di 15 realizzati.
Considerando il fattore campo e la maggiore esperienza europea, il PSV parte con un leggero vantaggio, ma l’impressionante solidità e l’imbattibilità dell’Union SG rendono il risultato incerto.
PSV Eindhoven 65%-Union Saint-Gilloise 35%
Juventus – Borussia Dortmund
Un classico del calcio europeo che si ripropone nella nuova Champions League. Juventus e Borussia Dortmund si sfidano in una partita che promette spettacolo e intensità, tra due squadre con ambizioni importanti nella competizione.
I bianconeri sono stati tra i protagonisti del mercato estivo. Hanno rinforzato notevolmente l’attacco con gli innesti di Jonathan David (Lille), Edon Zhegrova (Lille) e Loïs Openda (RB Lipsia). A centrocampo è arrivato João Mário dal Porto. Sul fronte delle uscite, hanno salutato Douglas Luiz e Nicolò Savona hanno preso la direzione dell’Inghilterra (Nottingham Forest), mentre Nico Gonzalez è andato all’Atlético Madrid.
I gialloneri hanno puntato su giovani di talento e giocatori di esperienza. La mediana è stata rinforzata con gli arrivi di Jobe Bellingham – fratello di Jude, in forza al Real Madrid – e Chukwuemeka (Chelsea), così come anche gli esterni hanno visto l’acquisto (in prestito) di Yan Couto (Manchester City) e Svensson (Nordsjaelland). Hanno lasciato il club, tra gli altri, Gittens (Chelsea), Reyna (Borussia Mönchengladbach) e Haller (Utrecht).
Gli zebrati torinesi hanno iniziato la Serie A in maniera impeccabile: tre vittorie su altrettante partite e porta che era rimasta inviolata fino allo scoppiettante 4-3 nel “Derby d’Italia” vinto contro l’Inter.
Non male anche il percorso dei prussiani: dopo lo scoppiettante 3-3 all’esordio in casa del St. Pauli, Kobel ha abbassato la saracinesca e non ha più incassato reti, con Guirassy e compagni che ne hanno approfittato per ottenere due vittorie e mettere in cascina sei punti.
La Juventus gioca in casa, è a punteggio pieno in campionato e arriva dalla grande iniezione di fiducia della vittoria contro i nerazzurri. Il Dortmund è un avversario di altissimo livello, ma i bianconeri sembrano avere qualcosa in più in questo momento.
Juventus 65%-Borussia Dortmund 35%
Real Madrid – Olympique Marsiglia
Sfida affascinante al Santiago Bernabéu tra il Real Madrid e il Marsiglia, una delle squadre più importanti del campionato francese, che torna a calcare i grandi palcoscenici europei, sotto la guida del tecnico italiano De Zerbi.
Il Real Madrid si è dato da fare sul mercato, andando a limare alcuni difetti della passata stagione: rinforzata soprattutto la difesa, con gli arrivi dei terzini Alexander-Arnold (Liverpool) e Carreras (Benfica) e del centrale Huijsen (Bournemouth, con passato alla Juventus), con l’arrivo in avanti dell’astronascente Mastantuono (River Plate). Hanno invece salutato praticamente solo calciatori a fine contratto e over-30, tra cui Modrić (39, accasatosi al Milan) e Vázquez (Leverkusen).
Percorso netto ne LaLiga, con dodici punti conquistati, otto gol fatti e solamente due incassati.
Il Marsiglia ha messo mani al portafoglio per rinforzare una rosa che era costruita solamente per partecipare al campionato nazionale: l’attacco è stato rimpinguato con gli arrivi di Maupay e Paixão (Feyenoord) e tecnicamente con quello di Rowe (Norwich, che però ha già salutato per motivi di cui parleremo in seguito), mentre per la difesa sono arrivati in prestito Pavard e Medina.
Dicevamo del discorso a parte per Rowe che, dopo una lite nello spogliatoio dai toni (e non solo) molto accesi con Rabiot, ha già salutato l’Olympique con direzione Bologna, mentre l’ex PSG e Juventus si è accasato al Milan. Tra le altre cessioni più importanti, troviamo i nomi di Luis Henrique (Inter), Merlin (Stade Rennais) e Ounahi (Girona).
La Ligue 1 non è iniziata bene per les Olympiens, che pagano le due sconfitte fuori casa contro Rennes e Lione (entrambe per 1-0) mentre in casa hanno avuto la meglio sul Paris FC (la neopromossa squadra di Parigi, per 5-2) e sul Lorient con un netto 4-0.
Il divario tecnico tra le due squadre è notevole. Il Real Madrid al Santiago Bernabéu è una fortezza e il suo inizio di stagione è stato perfetto. Per il Marsiglia si preannuncia una serata molto difficile.
Real Madrid 85%-Olympique Marsiglia 15%
Olympiacos – Pafos
Sfida tra squadre che sanno già che questo potrebbe essere un incontro fondamentale per il proprio percorso.
L’Olympiacos, vincitore del campionato greco, ha puntellato la rosa con l’arrivo di calciatori importanti ed esperti come Taremi (Inter), Cabella (Lille) e Podence (prestito dall’Al Shabab), ma non vanno dimenticati i brasiliani Strefezza (Como) e Mancha (Fortaleza). Ha salutato invece Atene la giovane promessa del calcio greco Kostoulas (18 anni direzione Brighton) e l’esterno Velde (Portland).
I biancorossi arrivano al match con il morale alle stelle, reduci da un 5-0 in campionato che ha fatto esplodere di gioia i tifosi al “Karaiskakis”. Si è trattato della terza vittoria su altrettante partite, con la squadra di Mendilibar che è ancora a zero nella casella dei gol subiti, a fronte dei nove realizzati.
E dall’altra parte? Beh, la favola cipriota continua. Il Pafos arriva con il vantaggio di essere quasi sconosciuta, con il sole innesto di esperienza di David Luiz (ex PSG, Chelsea e Arsenal tra le altre). Sicuramente c’è la voglia di continuare a stupire, come fatto già dal primo turno preliminare fino all’accesso alla fase a girone unico di Champions, eliminando persino la Stella Rossa con un clamoroso 3-2 complessivo. Mister Carcedo ha costruito un gruppo tosto, che gioca senza paura e con l’entusiasmo di chi sa di non avere nulla da perdere.
Probabilmente l’impegno di Champions ha pesato sulla testa dei ciprioti nell’ultimo turno di campionato, dove è giunta una sconfitta casalinga per 1-0 contro l’Apollon.
I biancorossi partono favoriti, ma occhio: il Pafos è già entrato nella storia e non ha nessuna intenzione di fermarsi qui.
Olympiacos 65%-Pafos 35%
Bayern Monaco – Chelsea
All’Allianz Arena ci si prepara a una sfida da grandi notti europee.
Il Bayern si è dato molto da fare sul mercato: in attacco sono arrivati l’esterno sinistro Luis Díaz e Jackson (rispettivamente da Liverpool e proprio, scherzo del destino, dal Chelsea, quest’ultimo in prestito), con l’esperto difensore Tah strappato al Leverkusen per soli 2 milioni. Tra le cessioni più importanti troviamo invece Tel e Coman, che hanno presso la via di Tottenham e Al Nassr, oltre al centrocampista Wanner (PSV) e il terzino Aznou (Everton).
I bavaresi hanno iniziato la Bundesliga col turbo inserito: tre vittorie, quattordici gol fatti e solo due subiti, con lo stadio di casa che li già visti protagonisti di due goleade (6-0 al Lipsia e 5-0 all’Amburgo), mettendo subito in chiaro chi comanda.
Dall’altra parte c’è il Chelsea, che ha dovuto sfoltire una rosa XXL. La lista dellle cessioni è infatti lunghissima, tanto che ve la risparmiamo: vi basti sapere che sono state effettuate ben diciassette cessioni tra onerose e gratuite – senza considerare i prestiti, altrimenti saliremmo a ventiquattro! – per un totale incassato di 332,25 milioni di euro. Anche gli acquisti però non sono mancati: molto rinforzato l’attacco, con gli acquisti delle punte João Pedro e Delap (Brighton e Ipswich), gli esterni Gittens, Garnacho ed Estevão (Dortmund, Manchester United e Palmeiras), ma anche la difesa con il centrale Sarr (Strasburgo) e il terzino sinistro Hato (Ajax), mentre in mediana c’è stato l’arrivo di Essugo dallo Sporting.
I Blues, dopo aver vinto la FIFA Club World Cup, sono ancora un po’ altalenanti in Premier, con l’ultimo 2-2 col Brentford ha messo in luce qualche fragilità difensiva, anche se davanti i londinesi restano sempre pericolosi. Comunque gli uomini di Maresca sono imbattuti, con otto punti conquistati, nove gol fatti e tre subiti finora.
Insomma, sarà un duello tra due filosofie opposte: la macchina perfetta tedesca contro il talento (a volte disordinato) inglese.
I tedeschi sono favoriti, in casa loro raramente si fanno sorprendere. Ma se il Chelsea ingrana la marcia giusta, può trasformare la partita in un thriller da ultimi minuti.
Bayern Monaco 70%-Chelsea 30%
Paris Saint-Germain – Atalanta
Eccoci a una delle sfide più intriganti: i campioni di Francia contro la nuova Dea versione Jurić. Già, perché a Bergamo è finita l’era Gasperini: ora l’ex Torino ha preso le redini, portando un calcio intenso, fatto di pressing e coraggio. L’Atalanta sta cercando ancora la propria identità, ma l’energia non manca.
Parlando del calciomercato del Paris Saint-Germain, non si può che cominciare dalla partenza di Donnarumma, che, dopo il mancato rinnovo contrattuale, è andato a Manchester, sponda City. Hanno salutato Parigi anche i difensori Mukiele (a titolo definitivo al Sunderland, dopo essere stato al Leverkusen) e Kimpembe (Qatar SC), oltre agli spagnoli Asensio (anche lui al Fenerbahce, dopo la parentesi all’Aston Villa) e Soler (Real Sociedad, era al West Ham). Quasi nullo invece il mercato in entrata: Chevalier (Lille) ha preso il posto di Donnarumma, con l’arrivo del difensore centrale Zabarnyi dal Borunemouth a coprire le partenze.
Inutile dire che in Ligue 1 l’impatto sia stato devastante: solo vittorie e dodici punti messi in cascina, con le vittorie di misura su Nantes e Angers, seguite da uno scoppiettante 6-3 in casa del Tolosa (unici gol subiti finora) prima della vittoria per 2-0 sul Lens nella partita di domenica pomeriggio.
Nell’Atalanta, oltre al cambio in panchina, ci sono da segnalare importanti movimenti di mercato. Il capocannoniere Retegui ha infatti salutato la “Dea” così come l’altra punta Piccoli (direzione Cagliari), mentre importante anche la cessione dell’esterno sinistro Ruggeri, approdato all’Atletico Madrid. Importante anche la telenovela riguardante Lookman, un caso che sembra essere tutt’altro che chiuso: la società bergamasca ha deciso di non cederlo all’Inter e il nigeriano si è allontanato dall’Italia. Dopo essere stato messo fuori rosa, sembrava esserci stato un reintegro, ma Juric è stato chiaro nel dichiarare di volere solo uomini “di altro livello umano e senso di appartenenza”.
Movimenti in ingresso probabilmente non a livello di quelli in uscita: Krstović si dovrà prendere la responsabilità della maglia da titolare in attacco, con rinforzi anche sulla corsia mancina con gli arrivi dell’offensivo Sulemana (Southampton) e il più difensivo Zalewski (Inter), oltre al prestito dal Milan di Musah e quello a titolo definitivo dal Leverkusen del difensore centrale Koussonou.
L’avvio di campionato è stato comunque positivo: nessuna sconfitta, e, dopo i pareggi per 1-1 contro la neo-promossa Pisa ed il Parma, è giunta la prima vittoria grazie al 4-1 di domenica pomeriggio sul Lecce, con De Ketelaere autore di una doppietta.
I francesi hanno più esperienza e profondità, ma la grinta bergamasca potrebbe regalare un’altra notte da ricordare.
Paris Saint-Germain 70%-Atalanta 30%
Club Brugge – Monaco
A Bruges si respira sempre quell’atmosfera magica da “notti europee” e il sorteggio porta subito una sfida che profuma di fascino: i nerazzurri di casa contro il club del Principato.
Conosciamo bene la tradizione dei belgi, abili nello scovare promesse, valorizzarle e venderle dopo averne scovate altre. E così, anche quest’anno le casse sono state rimpinguate con le cessioni di Jashari (Milan), De Cuyper (Brighton), Talbi (Sunderland) e Jutglà (Celta de Vigo) che, assieme ad altri trasferimenti minori, hanno permesso di mettere in cascina ben 83,5 milioni di euro! Non sono però mancati ovviamente gli arrivi: in mediana Aleksandar Stanković (figlio di Dejan, dall’Inter) e Reits (Amburgo) per dare respiro alla mediana, mentre in attacco l’italo-tedesco Tresoldi, giunto dall’Hannover, sarà pronto a ricevere assist dagli esterni Diakhon (Stade Reims) e Forbs (Ajax).
I nerazzurri hanno conquistato la qualificazione passando dai playoff, eliminando il Salisburgo (4-2 aggregato) e Rangers (9-1 nei due incontri), non hanno avuto un impatto altrettanto positivo con la Jupiler Pro League: i calciatori di Hayen hanno raccolto solo dieci punti in sei partite (tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, con sette gol fatti e cinque incassati), e si trovano ora già a sette punti di distacco dal primo posto, occupato dall’Union Saint-Gilloise.
Il Monaco ha dato una nuova possibilità a un campione come Paul Pogba, dopo la squalifica per doping durata 18 mesi. Oltre al “Polpo”, hanno cominciato a vestire la maglia biancorossa anche il trequartista Idumbo (Siviglia), il portiere Hradecky (Leverkusen), il difensore Dier (Bayern Monaco) e Ansu Fati (in prestito dal Barcellona). Questi arrivi hanno compensato, secondo la società monegasca, le importanti partenze di Ben Seghir (Leverkusen), Singo (Galatasaray), Magassa (West Ham) ed Embolo (Stade Rennes).
In Ligue 1, la squadra del Principato ha subito una sola battuta di arresto nelle quattro partite disputate (1-0 in casa del Lille), vincendo tutti gli altri incontri. Tuttavia la difesa ha dimostrato di essere un po’ ballerina, con cinque reti incassate finora, a fronte delle otto realizzate.
Ci aspettiamo una gara aperta, soprattutto dato che entrambe le squadre sembrano dover ancora registrare al meglio i movimenti difensivi.
La spinta del Jan Breydel Stadion potrebbe incidere, anche se i monegaschi possono vantare una maggiore maturità europea.
Club Brugge 55%-Monaco 45%
Copenhagen – Leverkusen
Qui la storia è intrigante: i campioni di Danimarca, abituati a sognare e spesso a sorprendere, se la vedono con una tedesca che ha appena cambiato pelle. Le cessioni importanti del centrocampista Froholdt (Porto) e dell’ala destra Bardghji (Barcellona) sono state ben compensate dall’arrivo della punta Moukoko (Borussia Dortmund) e tanti altri innesti ben precisi.
Gli scandinavi hanno superato ben tre turni di qualificazione (eliminando Drita, Malmö e Basilea, concedendo solamente una rete agli svizzeri), ma in campionato non hanno tenuto lo stesso ritmo: la sconfitta per 2-1 in casa del Brondby – la seconda in Superliga – ha causato la perdita della prima posizione in classifica, con una difesa che ha finora ballato, concedendo dieci reti nelle otto partite disputate.
Dall’altra parte, c’è il Leverkusen che in estate ha praticamente rifondato la rosa, dopo aver salutato anche il mister Xabi Alonso, andato al Real Madrid: addio a Wirtz e Frimpong (entrambi al Liverpool per, rispettivamente, 125 e 40 milioni), così come a Adli, Koussonou, Xhaka, Puerta, Hradecky e Tah, per un totale di ben 229,50 milioni incassati!
Ovviamente si è fatto mercato anche in entrata, con gli acquisti più esosi di Tillman e Quansah (entrambi arrivati per 35 milioni rispettivamente da PSV e Liverpool), oltre a Ben Seghir, Badé, Flekken e Poku.
Sulla panchina si era seduto ten Hag, ma, cosa molto insolita per una società tedesca, dopo soli 180 minuti (con un punto conquistato, dopo la sconfitta casalinga per 2-1 contro l’Hoffenheim e il pareggio 3-3 in casa del Brema) il progetto biennale è stato subito fermato, con il tecnico sollevato dall’incarico.
Sulla panchina si è dunque seduto Hjulmand, ex ct della Danimarca, per il quale il destino ha voluto che debutto europeo arrivi proprio contro una squadra della sua patria, dopo quello in Bundesliga bagnato con una vittoria per 3-1 sul Francoforte.
La favola danese può dire la sua, ma la profondità di rosa e la qualità tecnica dei tedeschi sembrano pesare di più sulla bilancia.
Copenhagen 30%-Leverkusen 70%
Eintracht Francoforte – Galatasaray
Partita dal sapore di fuoco, perché i tedeschi hanno sempre un tifo bollente alle spalle e i turchi non sono certo da meno: già solo sugli spalti ci sarà da divertirsi.
L’Eintracht ha battuto cassa soprattutto con la cessione di Ekitiké (95 milioni sborsati dal Liverpool) e Tuta (all’Al-Duhail per 15 milioni), che hanno permesso gli acquisti del portiere Zetterer dal Brema, del terzino destro Kristensen (Leeds), l’ala destra Doan (Friburgo) e il centravanti Burkardt (Magonza).
L’avvio in Bundesliga era stato perfetto con le vittorie per 4-1 sul Brema e 3-1 in casa dell’Hoffenheim, ma nell’ultimo turno è arrivata la battuta di arresto sul campo del Leverkusen (3-1) a mettere un po’ di dubbi ai rossoneri.
Il Galatasaray ha fatto un grande mercato in entrata, spendendo poco meno di 150 milioni per assicurarsi, tra gli altri, le prestazioni di Osimhen e rafforzare soprattutto la difesa (il portiere Çakir e i terzini Singo, Jakobs e Frankowski), senza dimenticare gli acquisti giunti a zero di Sané e Gündogan, che non necessitano di presentazioni.
Con un mercato tanto importante e praticamente zero cessioni di rilievo (fatta forse eccezione per il mancato rinnovo del prestito di Morata), è lecito aspettarsi grandi cose dai turchi, che, effettivamente sta facendo benissimo in Super Lig, con un percorso di cinque vittorie in altrettante partite, che sarebbe perfetto se non fosse per un unico gol subito, considerabile comunque semplicemente irrisorio se messo a paragone con i quindici realizzati.
Proprio per quanto detto in quest’ultimo periodo consideriamo i giallorossi favoriti, nonostante giochino in trasferta: i tedeschi dovranno essere astuti e perfetti se vorranno avere la meglio sui turchi.
Francoforte 45%-Galatasaray 55%
