
Athletic Bilbao – Arsenal
Si parte col confronto tra Premier e Liga, le due maggiori espressioni del football Europa. Al San Mames i vice campioni inglesi scendono in campo da favoriti ma i baschi non sono tipi da farsi spaventare. Arteta e i suoi hanno iniziato bene la stagione con tre successi, tra cui United e Forest, e una sconfitta ma di misura e ben impressionando sul ben ostico campo di Anfield Road. La solita formazione ostica, con meccanismi ben oliati che può seriamente tenere solo squadre ben più importanti di un Bilbao che era anch’esso partito benissimo con tre vittorie per poi perdere e perdersi sul campo amico contro il modesto Alaves. Ricordando anche l’inizio della League Phase dell’anno scorso immaginiamo un Arsenal vincente o un pari con gol.
Benfica – Qarabag
Questo è uno dei tipici confronto assai squilibrati che vedreno ci talvolta nella League Phase e che speriamo di vedere sempre meno in futuro con una costante crescita dei movimenti attualmente più indietro. Per ora questo è un match poi ti per i lusitani che, se vogliono aspirare agli spareggi, non possono distrarsi in occasioni ghiotte come queste. Gli azeri hanno l’unico obiettivo di fare una buona figura e di acquisire quell’esperienza a certi livelli che può permettergli di aumentare la propria competitività a questi livelli.
Tottenham – Villareal
Confronto anglo-spagnolo numero due e anche in questo caso ruolo di favoriti per i britannici che, sul campo amico, hanno l’obbligo dei tre punti per iniziare bene una fase in cui gli uomini di Thomas Frank cercano una posizione a ridosso dei primi otto per giocarsi uno spareggio relativamente tranquillo. Da non sottovalutare però il sottomarino giallo che in fase di contenimento e ripartenza può rivelarsi un ostacolo rognoso dopo un inizio di Liga con sette punti in quattro match.
Bodo Glimt – Slavia Praga
Confronto fra due movimenti calcistici in crescita che promette se non grande calcio almeno un buon equilibrio in campo. Sul suolo amico i vikinghi, già ben rodati da ventuno match di campionato con 48 punti, esigono il ruolo di favoriti contro una compagine che si è indebolita rispetto a qualche anno fa. Occasione golosa quindi per il Bodo di assicurarsi tre punti e con questi sperare in un miracoloso accesso ai playoff.
Ajax – Internazionale
Un match che, a metà settembre, è già uno spartiacque per i milanesi che dopo i due ko in campionato, avrebbero non pochi problemi a gestire un’altra sconfitta. Troppa la pressione su un allenatore giovane come Chivu che non può avere la solidità caratteriale per reggere una tale situazione è ha bisogno come il pane di qualche risultato che gli consenta un po’ di ossigeno. Forse i nerazzurri potrebbero accontentarsi anche di un pari in una fase delicatissima ma i lanceri, ritrovata una competizione in cui si sono spesso distinti, possono puntare a sfruttare il momento di confusione dei vice campioni in carica.
Liverpool – Atletico Madrid
Inghilterra-Spagna number three e sempre favoriti i figli di Albione. Nel caso di specie giocare in casa dei Reds oggi è difficilissimo per chiunque e quindi anche la ciurma del Cholo non può accampare molte pretese malgrado una forma in crescendo dimostrata nel franco successo contro il Villareal. L’organico a disposizione di Arne Slot è talmente vasto e qualitativo che non ci stupiremmo se il Liverpool chiudesse la fase campionato a punteggio pieno ed iniziare bene contro un’avversaria importante sarebbe già un messaggio ai competitor.
Sporting Lisbona – Kairat Almaty
Caso vuole che anche l’altra squadra di Lisbona debutta sul campo amico contro un avversario decisamente abbordabile. Occasione imperdibile quindi per la squadra di Borges che deve aprire le danze con un chiaro successo che indichi la strada giusta ai biancoverdi verso un playoff abbordabile. Da parte loro i coraggiosi kazaki mostreranno sicuramente anche in Portogallo la loro combattività e cercheranno di limitare i danni e di mettere in cascina una buona dose di fiducia ed esperienza che consenta di ripetere al più presto una tale esperienza.
Newcastle – Barcellona
Si chiude con l’ennesimo scontro tra i due Paesi e con forse il più interessante tra i diciotto della prima giornata. Gli inglesi hanno un adeguato organico dal punto di vista qualitativo e una carica agonistica che hanno messo abbondantemente in luce contro il Liverpool per sopportare il peso di un match contro una delle migliori squadre europee e una delle principali pretendenti al trono della Champions. Ragion per cui non sarà facile prevedere, anche in corso d’opera, l’esito di una gara che probabilmente potrà oscillare da un punto all’altro del pronostico ma che, per entrambe, potrebbe rivelarsi fondamentale per scrivere il loro destino nella classifica finale.
MANCHESTER CITY – Napoli
A competere come miglior match della giornata anche quello che vede impegnati i campioni d’Italia in casa Guardiola. Gara che solo un anno fa sarebbe stata a senso unico ma che oggi vede una compagine cresciuta a dismisura, negli uomini e nel gioco, e un’altra che è entrata in un gorgo di dubbi e di insicurezze. Ciò non toglie che venite a prendere punti all’Etihad non è mai semplice e la statura internazionale della squadra di Conte è tutta da costruire. Ciononostante potremmo quasi definire questa una gara da 1 X 2 come si usava dire in tempi di totocalcio. Entrambe arrivano sulla scorta di due ottime vittorie, i Citizen da un robusto successo nel derby, e ci attendiamo una partita avvincente dove forse entrambe potrebbero accontentarsi di un punto.
PSV Eindhoven – Union Saint-Gilloise
Si preannuncia una sfida interessante tra il PSV Eindhoven, una delle forze tradizionali del calcio olandese, e l’Union Saint-Gilloise, squadra belga in grande ascesa negli ultimi anni. Entrambe le squadre partecipano alla nuova fase a girone unico della Champions League.
Gli olandesi hanno fatto cassa durante il calciomercato estivo, cedendo pezzi importanti come Tillman (Leverkusen), Lang (Napoli) e Bakayoko (Lipsia), generando un bottino di circa 78 milioni, in parte reinvestiti per gli acquisti di giovani promesse come van Bommel e Wanner, ma anche di calciatori più esperti come Man e Pléa.
Il percorso delle “lampadine” non è stato netto in campionato, e occupa attualmente il secondo posto dell’Eredivisie con 12 punti dopo 5 partite, frutto di 4 vittorie e 1 sconfitta, con la squadra che ha dimostrato una notevole vena realizzativa (17 gol fatti, a fronte di 8 subiti), ma anche una difesa “allegra”. Pirotecnico l’incontro di sabato disputato in casa del NEC Nijmegen: una vittoria per 5-3 per i biancorossi che, dopo aver incanalato bene la partita nel primo tempo (3-1), sono riusciti, seppur soffrendo, a mantenere il successo.
I belgi, campioni l’anno scorso della Jupiler Pro League, hanno proseguito nella loro politica di valorizzazione e cessione di talenti: salutate le punte Ivanović (Benfica) e Amoura (Wolfsburg), e il centrocampista Sadiki (Sunderland), in entrata i colpi più importanti sono stati il centravanti Florucz (Olimpia Lubiana), il centrocampista Zorgane (Charleroi), senza dimenticare l’arrivo del portiere Scherpen (Brighton).
Anche quest’anno la campagna nel campionato nazionale è cominciata benissimo: 17 punti in 7 partite, grazie a 5 vittorie e 2 pareggi, con i gialloblù che vantano un’ottima solidità difensiva (fondamentale per ottenere il successo di misura in casa del Dender nell’ultimo impegno avuto) con soli 3 gol subiti a fronte di 15 realizzati.
Considerando il fattore campo e la maggiore esperienza europea, il PSV parte con un leggero vantaggio, ma l’impressionante solidità e l’imbattibilità dell’Union SG rendono il risultato incerto.
PSV Eindhoven 65%-Union Saint-Gilloise 35%
Juventus – Borussia Dortmund
Un classico del calcio europeo che si ripropone nella nuova Champions League. Juventus e Borussia Dortmund si sfidano in una partita che promette spettacolo e intensità, tra due squadre con ambizioni importanti nella competizione.
I bianconeri sono stati tra i protagonisti del mercato estivo. Hanno rinforzato notevolmente l’attacco con gli innesti di Jonathan David (Lille), Edon Zhegrova (Lille) e Loïs Openda (RB Lipsia). A centrocampo è arrivato João Mário dal Porto. Sul fronte delle uscite, hanno salutato Douglas Luiz e Nicolò Savona hanno preso la direzione dell’Inghilterra (Nottingham Forest), mentre Nico Gonzalez è andato all’Atlético Madrid.
I gialloneri hanno puntato su giovani di talento e giocatori di esperienza. La mediana è stata rinforzata con gli arrivi di Jobe Bellingham – fratello di Jude, in forza al Real Madrid – e Chukwuemeka (Chelsea), così come anche gli esterni hanno visto l’acquisto (in prestito) di Yan Couto (Manchester City) e Svensson (Nordsjaelland). Hanno lasciato il club, tra gli altri, Gittens (Chelsea), Reyna (Borussia Mönchengladbach) e Haller (Utrecht).
Gli zebrati torinesi hanno iniziato la Serie A in maniera impeccabile: tre vittorie su altrettante partite e porta che era rimasta inviolata fino allo scoppiettante 4-3 nel “Derby d’Italia” vinto contro l’Inter.
Non male anche il percorso dei prussiani: dopo lo scoppiettante 3-3 all’esordio in casa del St. Pauli, Kobel ha abbassato la saracinesca e non ha più incassato reti, con Guirassy e compagni che ne hanno approfittato per ottenere due vittorie e mettere in cascina sei punti.
La Juventus gioca in casa, è a punteggio pieno in campionato e arriva dalla grande iniezione di fiducia della vittoria contro i nerazzurri. Il Dortmund è un avversario di altissimo livello, ma i bianconeri sembrano avere qualcosa in più in questo momento.
Juventus 65%-Borussia Dortmund 35%
Real Madrid – Olympique Marsiglia
Sfida affascinante al Santiago Bernabéu tra il Real Madrid e il Marsiglia, una delle squadre più importanti del campionato francese, che torna a calcare i grandi palcoscenici europei, sotto la guida del tecnico italiano De Zerbi.
Il Real Madrid si è dato da fare sul mercato, andando a limare alcuni difetti della passata stagione: rinforzata soprattutto la difesa, con gli arrivi dei terzini Alexander-Arnold (Liverpool) e Carreras (Benfica) e del centrale Huijsen (Bournemouth, con passato alla Juventus), con l’arrivo in avanti dell’astronascente Mastantuono (River Plate). Hanno invece salutato praticamente solo calciatori a fine contratto e over-30, tra cui Modrić (39, accasatosi al Milan) e Vázquez (Leverkusen).
Percorso netto ne LaLiga, con dodici punti conquistati, otto gol fatti e solamente due incassati.
Il Marsiglia ha messo mani al portafoglio per rinforzare una rosa che era costruita solamente per partecipare al campionato nazionale: l’attacco è stato rimpinguato con gli arrivi di Maupay e Paixão (Feyenoord) e tecnicamente con quello di Rowe (Norwich, che però ha già salutato per motivi di cui parleremo in seguito), mentre per la difesa sono arrivati in prestito Pavard e Medina.
Dicevamo del discorso a parte per Rowe che, dopo una lite nello spogliatoio dai toni (e non solo) molto accesi con Rabiot, ha già salutato l’Olympique con direzione Bologna, mentre l’ex PSG e Juventus si è accasato al Milan. Tra le altre cessioni più importanti, troviamo i nomi di Luis Henrique (Inter), Merlin (Stade Rennais) e Ounahi (Girona).
La Ligue 1 non è iniziata bene per les Olympiens, che pagano le due sconfitte fuori casa contro Rennes e Lione (entrambe per 1-0) mentre in casa hanno avuto la meglio sul Paris FC (la neopromossa squadra di Parigi, per 5-2) e sul Lorient con un netto 4-0.
Il divario tecnico tra le due squadre è notevole. Il Real Madrid al Santiago Bernabéu è una fortezza e il suo inizio di stagione è stato perfetto. Per il Marsiglia si preannuncia una serata molto difficile.
Real Madrid 85%-Olympique Marsiglia 15%
Olympiacos – Pafos
Sfida tra squadre che sanno già che questo potrebbe essere un incontro fondamentale per il proprio percorso.
L’Olympiacos, vincitore del campionato greco, ha puntellato la rosa con l’arrivo di calciatori importanti ed esperti come Taremi (Inter), Cabella (Lille) e Podence (prestito dall’Al Shabab), ma non vanno dimenticati i brasiliani Strefezza (Como) e Mancha (Fortaleza). Ha salutato invece Atene la giovane promessa del calcio greco Kostoulas (18 anni direzione Brighton) e l’esterno Velde (Portland).
I biancorossi arrivano al match con il morale alle stelle, reduci da un 5-0 in campionato che ha fatto esplodere di gioia i tifosi al “Karaiskakis”. Si è trattato della terza vittoria su altrettante partite, con la squadra di Mendilibar che è ancora a zero nella casella dei gol subiti, a fronte dei nove realizzati.
E dall’altra parte? Beh, la favola cipriota continua. Il Pafos arriva con il vantaggio di essere quasi sconosciuta, con il sole innesto di esperienza di David Luiz (ex PSG, Chelsea e Arsenal tra le altre). Sicuramente c’è la voglia di continuare a stupire, come fatto già dal primo turno preliminare fino all’accesso alla fase a girone unico di Champions, eliminando persino la Stella Rossa con un clamoroso 3-2 complessivo. Mister Carcedo ha costruito un gruppo tosto, che gioca senza paura e con l’entusiasmo di chi sa di non avere nulla da perdere.
Probabilmente l’impegno di Champions ha pesato sulla testa dei ciprioti nell’ultimo turno di campionato, dove è giunta una sconfitta casalinga per 1-0 contro l’Apollon.
I biancorossi partono favoriti, ma occhio: il Pafos è già entrato nella storia e non ha nessuna intenzione di fermarsi qui.
Olympiacos 65%-Pafos 35%
Bayern Monaco – Chelsea
All’Allianz Arena ci si prepara a una sfida da grandi notti europee.
Il Bayern si è dato molto da fare sul mercato: in attacco sono arrivati l’esterno sinistro Luis Díaz e Jackson (rispettivamente da Liverpool e proprio, scherzo del destino, dal Chelsea, quest’ultimo in prestito), con l’esperto difensore Tah strappato al Leverkusen per soli 2 milioni. Tra le cessioni più importanti troviamo invece Tel e Coman, che hanno presso la via di Tottenham e Al Nassr, oltre al centrocampista Wanner (PSV) e il terzino Aznou (Everton).
I bavaresi hanno iniziato la Bundesliga col turbo inserito: tre vittorie, quattordici gol fatti e solo due subiti, con lo stadio di casa che li già visti protagonisti di due goleade (6-0 al Lipsia e 5-0 all’Amburgo), mettendo subito in chiaro chi comanda.
Dall’altra parte c’è il Chelsea, che ha dovuto sfoltire una rosa XXL. La lista dellle cessioni è infatti lunghissima, tanto che ve la risparmiamo: vi basti sapere che sono state effettuate ben diciassette cessioni tra onerose e gratuite – senza considerare i prestiti, altrimenti saliremmo a ventiquattro! – per un totale incassato di 332,25 milioni di euro. Anche gli acquisti però non sono mancati: molto rinforzato l’attacco, con gli acquisti delle punte João Pedro e Delap (Brighton e Ipswich), gli esterni Gittens, Garnacho ed Estevão (Dortmund, Manchester United e Palmeiras), ma anche la difesa con il centrale Sarr (Strasburgo) e il terzino sinistro Hato (Ajax), mentre in mediana c’è stato l’arrivo di Essugo dallo Sporting.
I Blues, dopo aver vinto la FIFA Club World Cup, sono ancora un po’ altalenanti in Premier, con l’ultimo 2-2 col Brentford ha messo in luce qualche fragilità difensiva, anche se davanti i londinesi restano sempre pericolosi. Comunque gli uomini di Maresca sono imbattuti, con otto punti conquistati, nove gol fatti e tre subiti finora.
Insomma, sarà un duello tra due filosofie opposte: la macchina perfetta tedesca contro il talento (a volte disordinato) inglese.
I tedeschi sono favoriti, in casa loro raramente si fanno sorprendere. Ma se il Chelsea ingrana la marcia giusta, può trasformare la partita in un thriller da ultimi minuti.
Bayern Monaco 70%-Chelsea 30%
Paris Saint-Germain – Atalanta
Eccoci a una delle sfide più intriganti: i campioni di Francia contro la nuova Dea versione Jurić. Già, perché a Bergamo è finita l’era Gasperini: ora l’ex Torino ha preso le redini, portando un calcio intenso, fatto di pressing e coraggio. L’Atalanta sta cercando ancora la propria identità, ma l’energia non manca.
Parlando del calciomercato del Paris Saint-Germain, non si può che cominciare dalla partenza di Donnarumma, che, dopo il mancato rinnovo contrattuale, è andato a Manchester, sponda City. Hanno salutato Parigi anche i difensori Mukiele (a titolo definitivo al Sunderland, dopo essere stato al Leverkusen) e Kimpembe (Qatar SC), oltre agli spagnoli Asensio (anche lui al Fenerbahce, dopo la parentesi all’Aston Villa) e Soler (Real Sociedad, era al West Ham). Quasi nullo invece il mercato in entrata: Chevalier (Lille) ha preso il posto di Donnarumma, con l’arrivo del difensore centrale Zabarnyi dal Borunemouth a coprire le partenze.
Inutile dire che in Ligue 1 l’impatto sia stato devastante: solo vittorie e dodici punti messi in cascina, con le vittorie di misura su Nantes e Angers, seguite da uno scoppiettante 6-3 in casa del Tolosa (unici gol subiti finora) prima della vittoria per 2-0 sul Lens nella partita di domenica pomeriggio.
Nell’Atalanta, oltre al cambio in panchina, ci sono da segnalare importanti movimenti di mercato. Il capocannoniere Retegui ha infatti salutato la “Dea” così come l’altra punta Piccoli (direzione Cagliari), mentre importante anche la cessione dell’esterno sinistro Ruggeri, approdato all’Atletico Madrid. Importante anche la telenovela riguardante Lookman, un caso che sembra essere tutt’altro che chiuso: la società bergamasca ha deciso di non cederlo all’Inter e il nigeriano si è allontanato dall’Italia. Dopo essere stato messo fuori rosa, sembrava esserci stato un reintegro, ma Juric è stato chiaro nel dichiarare di volere solo uomini “di altro livello umano e senso di appartenenza”.
Movimenti in ingresso probabilmente non a livello di quelli in uscita: Krstović si dovrà prendere la responsabilità della maglia da titolare in attacco, con rinforzi anche sulla corsia mancina con gli arrivi dell’offensivo Sulemana (Southampton) e il più difensivo Zalewski (Inter), oltre al prestito dal Milan di Musah e quello a titolo definitivo dal Leverkusen del difensore centrale Koussonou.
L’avvio di campionato è stato comunque positivo: nessuna sconfitta, e, dopo i pareggi per 1-1 contro la neo-promossa Pisa ed il Parma, è giunta la prima vittoria grazie al 4-1 di domenica pomeriggio sul Lecce, con De Ketelaere autore di una doppietta.
I francesi hanno più esperienza e profondità, ma la grinta bergamasca potrebbe regalare un’altra notte da ricordare.
Paris Saint-Germain 70%-Atalanta 30%
Club Brugge – Monaco
A Bruges si respira sempre quell’atmosfera magica da “notti europee” e il sorteggio porta subito una sfida che profuma di fascino: i nerazzurri di casa contro il club del Principato.
Conosciamo bene la tradizione dei belgi, abili nello scovare promesse, valorizzarle e venderle dopo averne scovate altre. E così, anche quest’anno le casse sono state rimpinguate con le cessioni di Jashari (Milan), De Cuyper (Brighton), Talbi (Sunderland) e Jutglà (Celta de Vigo) che, assieme ad altri trasferimenti minori, hanno permesso di mettere in cascina ben 83,5 milioni di euro! Non sono però mancati ovviamente gli arrivi: in mediana Aleksandar Stanković (figlio di Dejan, dall’Inter) e Reits (Amburgo) per dare respiro alla mediana, mentre in attacco l’italo-tedesco Tresoldi, giunto dall’Hannover, sarà pronto a ricevere assist dagli esterni Diakhon (Stade Reims) e Forbs (Ajax).
I nerazzurri hanno conquistato la qualificazione passando dai playoff, eliminando il Salisburgo (4-2 aggregato) e Rangers (9-1 nei due incontri), non hanno avuto un impatto altrettanto positivo con la Jupiler Pro League: i calciatori di Hayen hanno raccolto solo dieci punti in sei partite (tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, con sette gol fatti e cinque incassati), e si trovano ora già a sette punti di distacco dal primo posto, occupato dall’Union Saint-Gilloise.
Il Monaco ha dato una nuova possibilità a un campione come Paul Pogba, dopo la squalifica per doping durata 18 mesi. Oltre al “Polpo”, hanno cominciato a vestire la maglia biancorossa anche il trequartista Idumbo (Siviglia), il portiere Hradecky (Leverkusen), il difensore Dier (Bayern Monaco) e Ansu Fati (in prestito dal Barcellona). Questi arrivi hanno compensato, secondo la società monegasca, le importanti partenze di Ben Seghir (Leverkusen), Singo (Galatasaray), Magassa (West Ham) ed Embolo (Stade Rennes).
In Ligue 1, la squadra del Principato ha subito una sola battuta di arresto nelle quattro partite disputate (1-0 in casa del Lille), vincendo tutti gli altri incontri. Tuttavia la difesa ha dimostrato di essere un po’ ballerina, con cinque reti incassate finora, a fronte delle otto realizzate.
Ci aspettiamo una gara aperta, soprattutto dato che entrambe le squadre sembrano dover ancora registrare al meglio i movimenti difensivi.
La spinta del Jan Breydel Stadion potrebbe incidere, anche se i monegaschi possono vantare una maggiore maturità europea.
Club Brugge 55%-Monaco 45%
Copenhagen – Leverkusen
Qui la storia è intrigante: i campioni di Danimarca, abituati a sognare e spesso a sorprendere, se la vedono con una tedesca che ha appena cambiato pelle. Le cessioni importanti del centrocampista Froholdt (Porto) e dell’ala destra Bardghji (Barcellona) sono state ben compensate dall’arrivo della punta Moukoko (Borussia Dortmund) e tanti altri innesti ben precisi.
Gli scandinavi hanno superato ben tre turni di qualificazione (eliminando Drita, Malmö e Basilea, concedendo solamente una rete agli svizzeri), ma in campionato non hanno tenuto lo stesso ritmo: la sconfitta per 2-1 in casa del Brondby – la seconda in Superliga – ha causato la perdita della prima posizione in classifica, con una difesa che ha finora ballato, concedendo dieci reti nelle otto partite disputate.
Dall’altra parte, c’è il Leverkusen che in estate ha praticamente rifondato la rosa, dopo aver salutato anche il mister Xabi Alonso, andato al Real Madrid: addio a Wirtz e Frimpong (entrambi al Liverpool per, rispettivamente, 125 e 40 milioni), così come a Adli, Koussonou, Xhaka, Puerta, Hradecky e Tah, per un totale di ben 229,50 milioni incassati!
Ovviamente si è fatto mercato anche in entrata, con gli acquisti più esosi di Tillman e Quansah (entrambi arrivati per 35 milioni rispettivamente da PSV e Liverpool), oltre a Ben Seghir, Badé, Flekken e Poku.
Sulla panchina si era seduto ten Hag, ma, cosa molto insolita per una società tedesca, dopo soli 180 minuti (con un punto conquistato, dopo la sconfitta casalinga per 2-1 contro l’Hoffenheim e il pareggio 3-3 in casa del Brema) il progetto biennale è stato subito fermato, con il tecnico sollevato dall’incarico.
Sulla panchina si è dunque seduto Hjulmand, ex ct della Danimarca, per il quale il destino ha voluto che debutto europeo arrivi proprio contro una squadra della sua patria, dopo quello in Bundesliga bagnato con una vittoria per 3-1 sul Francoforte.
La favola danese può dire la sua, ma la profondità di rosa e la qualità tecnica dei tedeschi sembrano pesare di più sulla bilancia.
Copenhagen 30%-Leverkusen 70%
Eintracht Francoforte – Galatasaray
Partita dal sapore di fuoco, perché i tedeschi hanno sempre un tifo bollente alle spalle e i turchi non sono certo da meno: già solo sugli spalti ci sarà da divertirsi.
L’Eintracht ha battuto cassa soprattutto con la cessione di Ekitiké (95 milioni sborsati dal Liverpool) e Tuta (all’Al-Duhail per 15 milioni), che hanno permesso gli acquisti del portiere Zetterer dal Brema, del terzino destro Kristensen (Leeds), l’ala destra Doan (Friburgo) e il centravanti Burkardt (Magonza).
L’avvio in Bundesliga era stato perfetto con le vittorie per 4-1 sul Brema e 3-1 in casa dell’Hoffenheim, ma nell’ultimo turno è arrivata la battuta di arresto sul campo del Leverkusen (3-1) a mettere un po’ di dubbi ai rossoneri.
Il Galatasaray ha fatto un grande mercato in entrata, spendendo poco meno di 150 milioni per assicurarsi, tra gli altri, le prestazioni di Osimhen e rafforzare soprattutto la difesa (il portiere Çakir e i terzini Singo, Jakobs e Frankowski), senza dimenticare gli acquisti giunti a zero di Sané e Gündogan, che non necessitano di presentazioni.
Con un mercato tanto importante e praticamente zero cessioni di rilievo (fatta forse eccezione per il mancato rinnovo del prestito di Morata), è lecito aspettarsi grandi cose dai turchi, che, effettivamente sta facendo benissimo in Super Lig, con un percorso di cinque vittorie in altrettante partite, che sarebbe perfetto se non fosse per un unico gol subito, considerabile comunque semplicemente irrisorio se messo a paragone con i quindici realizzati.
Proprio per quanto detto in quest’ultimo periodo consideriamo i giallorossi favoriti, nonostante giochino in trasferta: i tedeschi dovranno essere astuti e perfetti se vorranno avere la meglio sui turchi.
Francoforte 45%-Galatasaray 55%