
di Armando Borrelli
La nuova stagione di Champions League è alle porte e, come ogni anno, la caccia alla coppa più prestigiosa d’Europa si preannuncia infuocata. Archiviata l’era dei gironi tradizionali, il nuovo formato a lega unica già visto nella passata stagione promette scintille fin da subito. Ma chi sono le vere favorite? Abbiamo analizzato le nove corazzate che, sulla carta, hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo. Tra cambi in panchina, colpi di mercato ecco la nostra disamina completa.
Paris Saint‑Germain
Partiamo ovviamente dai campioni in carica, coloro che sembrano aver distrutto il calcio europeo e mondiale, anche se la FIFA Club World Cup ha dimostrato che gli uomini di Luis Enrique non sono imbattibili.
Donnarumma non ha rinnovato e potrebbe partire, ma questo, ovviamente, non andrebbe a scalfire il collettivo messo in piedi dall’allenatore spagnolo, se non per la fase della primissima costruzione. Si vocifera di un interessamento per Chevalier, attualmente in forza al Lille, qualora le strade con l’italiano dovessero separarsi. Per il resto praticamente nulla si muove, se non fosse per la cessione di Skriniar al Fenerbahce, segno di quanto sia difficile perfezionare una macchina che sembra già (quasi) perfetta.
Real Madrid
Impossibile non passare poi ai blancos, con Carlo Ancelotti che ha passato il testimone alla leggenda del club Xabi Alonso, che, dopo essere stato artefice del miracolo Bayer Leverkusen, è tornato a casa per guidare una squadra che, se possibile, è ancora più forte.
Addio dunque al pragmatismo “ancelottiano” e benvenuti nel calcio posizionale e dominante dell’ex mediano, fatto di fraseggi rapidi e transizioni veloci.
La rosa è stata rimpolpata con gli arrivi di Huijsen, Alexander-Arnlod e Carreras in difesa, ma non va dimenticato il giovane talento Mastantuono nella zona offensiva.
A centrocampo, quantomeno nel primo periodo, il nuovo tecnico potrebbe essere costretto a fare a meno del prezioso lavoro di Bellingham, fermato da un infortunio alla spalla, che va a sommarsi alla partenza di Modric, ma certamente ci sono altre valide scelte da cui poter pescare.
Riuscirà Xabi Alonso a trovare la giusta quadra per permettere anche a Mbappé di essere decisivo nella competizione, o il nuovo numero 10 blanco sarà costretto ancora vittima del paradosso che non lo vede riuscire ad alzare al cielo la Coppa dalla grandi orecchie?
Bayern Monaco
L’arrivo di Kompany ha portato una rivoluzione nella passata stagione, con il ritorno alla vittoria del campionato nazionale, ma i tedeschi vogliono certamente tornare a brillare anche in Europa.
Per farlo, complice anche il grave infortunio riportato da Musiala nel corso della FIFA Club World Cup che terrà il giovane campione lontano dai campi almeno fino al termine del 2025, è arrivato Luis Dìaz dal Liverpool nel reparto offensivo, che aiuterà certamente nell’attacco della profondità, ma non va dimenticato anche l’acquisto del difensore Tah dal Leverkusen.
Sicuramente i monacensi proporranno un calcio aggressivo, con pressing alto, occupazione delle fasce, ma dovranno certamente migliorare nella fase difensiva, vero e proprio tallone d’Achille nella precedente stagione, se vorranno ambire al successo finale.
Liverpool
Avremmo certamente voluto evitare di trattare questo argomento, ma è impossibile non constatare quanto la tragedia di Diogo Jota possa influire sullo stato d’animo della rosa dei Reds. Il capitano Van Dijk, in una recente intervista, ha dichiarato quanto sia surreale per la squadra giocare a calcio in questo momento molto difficile, ma cercheranno di dare il massimo per superare questo momento difficile.
I saluti di Alexander-Arnold, Quansah e Luis Dìaz potrebbero non essere gli unici, con tante voci che prevedono una possibile uscita anche di Núñez e del poco usato Chiesa.
Di contro non sono mancati movimenti importanti in entrata, con spesa fatta per lo più in Germania: il centrocampista Wirtz, che sarà certamente il nuovo fulcro creativo, e il terzino destro Frimpong daranno sicuramente una ventata di cambiamento alla squadra, senza dimenticare anche gli arrivi della punta Ekitiké e del terzino sinistro Kerkez.
Starà a Slot cercare il giusto amalgama per far convivere chi c’era e chi è arrivato nel suo calcio offensivo.
Manchester City
Dopo una stagione fatta di alti e bassi che però comunque permesso la qualificazione a questa edizione di Champions League – nonostante l’altissima concorrenza presente nel campionato inglese – gli Sky Blues si presentano alla competizione senza De Bruyne, passato al Napoli, ma con nel motore acquisti di qualità: Aït-Nouri sulla corsia difensiva mancina, Reijnders a centrocampo e Cherki sull’esterno offensivo.
Obiettivo primario sarà quello di fare in modo che Rodri, perno fondamentale del gioco di Guardiola, resista alla corte del Real Madrid: non a caso l’assenza del mediano spagnolo, a causa della rottura del legamento crociato, si è fatta sentire tantissimo nella passata stagione ed è stata certamente una delle chiavi della mancata competitività dei Citizens.
Inutile aspettarsi invece cambiamenti da Guardiola: il suo calcio resterà sempre propositivo e spumeggiante.
Arsenal
Semifinalista nella passata stagione, eliminata solo dalla vincitrice Paris SG, l’Arsenal non può più nascondersi: Arteta ha avuto carta bianca dalla passata stagione e sta costruendo una squadra a sua immagine e somiglianza, con un 4-3-3 fluido e dominante. Zubimendi darà quantità alla mediana, Gyökeres offre quella soluzione fisica in attacco che è mancata per tutta la passata stagione, con finalmente un “vero 9” che vestirà la maglia biancorossa. A questi si aggiungono anche gli acquisti dal Chelsea dell’esterno offensivo Madueke e del portiere Kepa, che permettono ai “Gunners” di avere anche una maggiore profondità di rosa, al fine di poter lottare su tutti i fronti.
Chelsea
Prosegue il lavoro di Maresca, con il tecnico che insisterà nel cercare di perfezionare il suo calcio posizionale. Tanto lavoro soprattutto nel reparto avanzato, con le punte Joao Pedro e Delap (da Brighton e Ipswich) e gli esterni Estêvão e Gittens (da Palmeiras e Dortmund) che sono andati a cambiare e ringiovanire radicalmente il reparto. La “linea verde” blues ha fatto modo che venisse acquistato anche il giovanissimo e promettente terzino sinistro olandese, classe ’06, Hato.
Allo Stamford Bridge sembra esserci il giusto mix tra gioventù ed esperienza al fine di poter fare ritorno nell’Europa che conta con la possibilità di fare già da subito la voce grossa. Sarà curioso vedere se e quanto i blues sfoltiranno la rosa extra-large e se con i proventi ne approfitteranno per finanziare qualche acquisto “goloso”.
Barcellona
Dopo la prima stagione che ha riportato i blaugrana alla vittoria della Liga che mancava dalla stagione 2022/23, Flick non può di certo fermarsi e dovrà provare a fare un ulteriore step per riportare i catalani anche ai vertici d’Europa, limando quelle imperfezioni che hanno causato la nefasta eliminazione da parte dell’Inter nella semifinale della passata stagione.
Il tecnico tedesco potrà contare sull’arrivo (in prestito) dell’ala sinistra Marcus Rashford per aumentare (qualora ce ne fosse bisogno) la potenza offensiva di una squadra che può contare in rosa già i nomi di campioni come Lewandowski, Yamal, Raphinha e Ferran Torres. Tuttavia, il difetto maggiore del Barcellona è stata certamente la fase difensiva: tanti e troppi palloni sono stati raccolti nel sacco da Szczesny nella passata stagione, e, sicuramente, si muoverà qualcosa entro la fine di questa sessione di calciomercato per andare a puntellare il reparto arretrato.
Atlético Madrid
Ultimi, ma non certamente per importanza, i “Colchoneros”.
Il Cholismo, nonostante la ferma volontà di non rinnegare mai la proprio solidità difensiva, è in evoluzione, con la Coppa del Mondo per Club che ha visto giocare la squadra madrilena con un 4-4-2 che sembrava più un 4-2-4 per l’estro e le capacità offensive degli esterni.
Salutati De Paul e Samuel Lino (direzione USA e Brasile), la rosa vede gli arrivi di Hancko e Lenglet per dare esperienza alla difesa, con Ruggeri che contenderà a Galàn la maglia da titolare di terzino sinistro. In mediana l’arrivo del trequartista Thiago Almada potrebbe far pensare alla possibilità di vedere un 4-2-3-1, con Griezmann che rimarrà, ovviamente, il leader tecnico offensivo.
Ma alla fine, chi vince questa Champions League 2025/26? Impossibile rispondere a questa domanda in questo momento. Certamente una di queste squadre non riuscirà a essere tra le “top 8” e questo vorrebbe già dire essere costretti ad affrontare due partite in più per accedere agli ottavi di finale. Tra rose che non cambiano e altre che cambiano molto, il segreto sarà, come sempre, arrivare al momento clou nella miglior condizione fisica possibile. Il calcio poi non è mai una scienza esatta, e l’episodio, positivo o negativo che sia, è sempre in agguato, pronto a cambiare la storia!