
Giunti ai quarti si può già dare anche un primo giudizio su un torneo molto discusso all’interno del mondo del calcio. Si discute soprattutto della stanchezza dei calciatori, dell’impossibilità di recuperare energie fisiche e, soprattutto, nervose da parte di quei top che si ritrovano impegnati senza soluzione di continuità tra campionati nazionali, coppe nazionali, coppe europee, mondiali per club e, naturalmente, nazionali e magari anche un paio di supercoppe.
La discussione è più che ragionevole ma le conclusioni raramente vengono centrate in quanto, molto semplicemente, l’unica ragionevole soluzione è eliminare, per QUEI giocatori, il torneo nazionale. Quindi i top player dovrebbero giocare la competizione continentale (la Champions) tutti gli anni con una formula rinnovata che consenta a tutte le squadre di incontrarsi tra loro e, magari, con i playoff finali. Ogni due anni il torneo mondiale con formula profondamente rinnovata. Meno squadre e più competitive, frutto magari di una fase preliminare che selezioni le candidate. E la possibilità, per le nazionali, di avere a disposizione i migliori sempre nel pieno delle energie.
Detto questo possiamo ad esaminare i quarti del mondiale che iniziano venerdì prossimo con la sfida tra due sorprese come i brasiliani del Fluminense e il club arabo dell’Al Hilal guidato da Simone Inzaghi, fresco giustiziere del City guardoliano (che termina un anno orribile). Il successo dei carioca sull’Inter di Chivu, a parer nostro, non è stato adeguatamente riconosciuto perché la formazione di Renato Portaluppi è squadra robusta, molto ordinata tatticamente e raramente colta in fallo dagli avversari. Certo non abbonda di tecnica ma interpreta perfettamente il nuovo corso del calcio brasiliano ed avversario insidioso per chiunque, tanto più per un undici come quello Inzaghiano che non può che attendere e ripartire. Cosa che Portaluppi non consentirà certo e quindi vediamo la squadra di Rio come favorita per l’approdo in semifinale. Nella notte europea scenderà in campo anche l’altra formazione brasiliana, il Palmeiras che avrà l’ostico compito di opporsi al Chelsea di Enzo Maresca. Indubbio il ruolo di favorito per il club inglese ma dovrà fare ben attenzione ad una squadra che, nelle prime fasi, è sembrata la più competitiva tra le squadre sudamericane. Il club londinese ha certamente l’ambizione di vincere, dopo la Conference,anche il più titolato torneo mondiale e quindi deve governare al meglio il match con il club di San Paolo per poi affrontare una semi più che abbordabile. Scontri tutti europei per gli altri due quarti che vedono in campo i campioni d’Europa del Paris contro i bavaresi del Bayern. Anche qui pronostico chiaro per i francesi che da qualche mese sembrano letteralmente imbattibili e puntano, da favoriti, ad uno storico doppio successo internazionale. Certo non parte però battuto un club del calibro del Bayern, la differenza potrebbe farla la presenza, in condizioni adeguate, di un top come Musiala. Chiude il confronto tra il Real e il Dortmund che si ritrovano tredici mesi dopo la finale Champions del 2024. Nessun dubbio sull’ attribuire ai madrileni i favori del pronostico ma questa prima edizione del Real di Xabi Alonso non ci ha convinto del tutto e teniamo aperto più di uno spiraglio per i gialloneri che hanno un Guirassy in grande spolvero.
Sintesi finale su una supremazia piuttosto evidente, ed attesa, del calcio europeo in questo interessante confronto intercontinentale. Ben 5 squadre qualificate ai quarti in rappresentanza di 4 delle 5 corazzate del football del vecchio continente con i tedeschi che doppiano la loro presenza e l’Italia che manca clamorosamente un altro traguardo. Restano due posti per un gruppo sudamericano non proprio al top e da rimarcare la presenza di un club da definire certamente emergente come l’Al Hilal guidato da Simone Inzaghi. Vediamo intanto le fasi finali di questa edizione inaugurale di una formula che può funzionare ma che va certamente perfezionata.